Naufragio dei migranti

Strage Cutro, Frontex: «La nave non era in pericolo ma la situazione era al limite. Stava all’Italia decidere se intervenire»

Lo ha detto il direttore esecutivo della stessa agenzia Ue Hans Leijtens in audizione al Parlamento europeo: «Fare intervenire la Guardia di Finanza o istituire un'operazione Sar spettava a loro»

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di Redazione
21 marzo 2023
20:22

Frontex ha «assolto al compito di segnalazione alle autorità italiane, la decisione se fare intervenire la Guardia di Finanza o istituire un'operazione Sar spettava a loro».

Lo ha detto il direttore esecutivo della stessa agenzia Ue, Hans Leijtens, in audizione al Parlamento europeo, rispondendo a una domanda sul naufragio al largo di Cutro. Il direttore ha evidenziato che «le immagini» condivise «in tempo reale con il Centro di coordinamento» mostravano «un'imbarcazione che in quel momento non era in pericolo ma che sollevava interrogativi» e «tutto il resto era una decisione che spettava all'Italia».


«Ogni vita persa è una vita persa di troppo e penso che» trovare modi per «salvare vite debba essere in cima alla lista dei pensieri», ha sottolineato Leijtens rivolgendosi agli eurodeputati della commissione per le Libertà civili (Libe). Nel caso vi sia «un qualche segnale» di «pericolo per un'imbarcazione, Frontex lancia il may-day e fa in modo che ognuno sia informato di quello che avviene in mare», ha riferito il direttore esecutivo, deplorando il ripetersi «su base regolare di incidenti tragici».

Il compito dell'agenzia Ue, ha aggiunto ancora Leijtens, riguarda «le operazioni congiunte» per «cooperare con i Paesi sul campo, in mare aperto, e dare un contributo tangibile a ciò che è necessario fare per salvare vite», e «la sorveglianza aerea multifunzionale che dispieghiamo attorno a Grecia, Italia e nel sud del Mediterraneo» allo scopo di «fornire in tempo reale informazioni ai Paesi membri». 

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