La Corte Suprema della Colombia ha espresso parere favorevole all'estradizione in Italia di Emanuele Gregorini detto Dollarino, arrestato il 18 marzo a Cartagena de Indias (nord), nel corso di un blitz delle autorità dei due Paesi contro il narcotraffico.

L'arresto di Gregorini rientra nell'operazione condotta dalla polizia locale e dai Carabinieri di Milano, denominata "Operazione Armageddon". Al momento dell'arresto, le autorità colombiane hanno dichiarato che si trattava del «principale capo in America Latina designato dalle mafie Camorra, Cosa Nostra e 'Ndrangheta: responsabile del traffico di cocaina verso l'Europa dai principali porti di Cartagena, Barranquilla e Santa Marta».

«La Corte non ravvisa alcuna violazione (...) né riscontra alcun ostacolo derivante dal precedente esercizio della giurisdizione penale da parte dello Stato colombiano che impedisca di procedere con l'estradizione», si legge in una parte della decisione della Corte, diffusa oggi da W Radio.

La decisione di trasferire Gregorini in Italia, dove è ricercato dal Tribunale di Milano per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, è ora nelle mani del presidente Gustavo Petro, che dovrà firmare l'ordine.