Presenti nel penitenziario di Vibo di località Castelluccio anche Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, oltre al sindaco di Jonadi Fabio Signoretta e al giornalista Luigi Longo
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Visita al carcere di Vibo Valentia nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’associazione “Nessuno tocchi Caino” e dalla Camera penale vibonese. All’iniziativa hanno aderito anche la Scuola di formazione del Coa e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Vibo. Presenti anche il sindaco di Jonadi, Fabio Signoretta, e il giornalista Luigi Longo. L’iniziativa nasce da una telefonata ricevuta tempo fa dall'avvocato Stefania Rombolà che si è fatta portavoce con i colleghi.
«Abbiamo trovato un carcere non sovraffollato – ha dichiarato Elisabetta Zamparutti dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” – con 410 detenuti per una capacità regolamentare di 406 posti. Gli educatori sono 6 come da pianta organica, ma uno in realtà è in missione. La polizia penitenziaria è invece in sofferenza perché mancano almeno 100 agenti rispetto alla pianta organica e in particolare manca da un anno il comandante dell’istituto. La parte più sofferente del carcere è quella che dovrebbe garantire il benessere, vale a dire l'area sanitaria. Alla drammatica carenza di medici si aggiunge anche quella degli infermieri. Un fatto per tutti: nonostante l'elevata incidenza della malattia mentale non c'è neanche uno psichiatra».
«Come delegazione abbiamo elaborato su quanto visto nel corso di una conferenza che si è svolta nel pomeriggio di ieri nella sala della biblioteca del Consiglio dell'Ordine degli avvocati alla quale hanno partecipato numerosi giovani avvocati e anche funzionari Uepe. Continuiamo così a far conoscere la realtà di un istituto, il carcere, che da privativo della libertà – ha aggiunto Zamparutti – diventa in realtà pena corporale. Sono molto contenta che si siano iscritti oggi a “Nessuno tocchi Caino” il presidente della Camera penale di Vibo Valentia Giuseppe Bagnato e gli avvocati Stefania Rombolà, Raffaele Manduca, Carmine Pandullo, Davide Accorinti e il giornalista Luigi Longo. Presente agli incontri anche Sergio D’Elia, segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino e l’avvocato Carmen Gualtieri del direttivo dell’associazione “Nessuno Tocchi Caino».