Arriva il Governo

Oggi il Consiglio dei ministri a Cutro tra attesa e polemiche, cosa prevede il nuovo decreto sull’immigrazione: la bozza

Il decreto che verrà licenziato dall'Esecutivo dovrebbe prevedere pene fino a 30 anni per gli scafisti che cagionano la morte dei migranti e quote preferenziali riservate ai lavoratori di quei Paesi che promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi di incolumità personale se ci si affida a traffici migratori irregolari. Scritta, poi cancellata, contro il ministro Piantedosi apparsa questa mattina a Cutro

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di Redazione
9 marzo 2023
10:51
La scritta (poi rimossa) contro il ministro dell’Interno Piantedosi
La scritta (poi rimossa) contro il ministro dell’Interno Piantedosi

Cresce l'attesa in Calabria per la riunione straordinaria del Consiglio dei ministri in programma per questo pomeriggio alle 15.45 nella Sala consigliare del Comune di Cutro. La giornata si è aperta con la notizia di una scritta contro il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi apparsa su una parete lungo la strada che collega la statale 106 al Comune dello Jonio e recita "Cutro non difende Piantedosi". Scritta che è poi stata coperta con altre parole che rendono illeggibili quelle iniziali.

A Roma, invece, poco dopo le 8:30 è iniziato il pre-consiglio con all'ordine del giorno un unico decreto intitolato "Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione clandestina". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni deve fare i conti con il malcontento della Lega, che da giorni non rinuncia a quelle che per Fratelli d'Italia altro non sono che provocazioni, a partire dal pressing sulle proposte di ripristino dei decreti sicurezza firmati da Salvini al tempo del Governo Conte.


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Le polemiche

Il Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio è stato preceduto dalle forti polemiche scaturite dalle decisioni del Governo di trasferire le salme al cimitero islamico di Bologna. Dopo la rabbia espressa dai familiari delle vittime, è arrivato il passo indietro e la protesta è rientrata.

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Al Cdm non sarà presente il sindaco di Crotone Vincenzo Voce che, intervistato nel corso della trasmissione Agorà su Rai 3, ha commentato: «No, non mi hanno invitato. É strano, perché Crotone ha fatto la parte principale in questa tragedia. Uno sgarbo istituzionale- ha aggiunto Voce - mettiamola in questo modo». Qualcuno azzarda che il non invito sarebbe da iscrivere alla lettera che il sindaco della città di Crotone, qualche giorno fa, ha scritto alla Premier Meloni contestandole il fatto di non essere venuta in Calabria all'indomani della tragedia di Steccato di Cutro

Sarebbero invece stati invitati il presidente della Regione Occhiuto, il presidente della Provincia di Crotone Ferrari e il sindaco di Cutro Ceraso. Per quanto riguarda invece gli aspetti organizzativi e logistici, nella giornata di ieri, sono state effettuate operazioni di bonifica e messa in sicurezza di tutta l'area antistante il Comune di Cutro. Imponente il dispiegamento delle forze dell'ordine. In concomitanza alla riunione del CdM, dovrebbero svolgersi due diverse manifestazioni di protesta con cui chiedere una maggiore attenzione nei confronti della Calabria che non può essere lasciata da sola nella gestione dell'emergenza.

Pugno di ferro contro i trafficanti di uomini, espulsioni più efficaci, semplificazione delle procedure per chi vuole entrare legalmente in Italia, estensione del decreto flussi.

Decreto flussi: la bozza

È un pacchetto 'double face' quello che il Governo varerà nel Cdm a Cutro: rigore nel contrasto degli arrivi irregolari e accoglienza verso la migrazione attraverso canali legali, che saranno potenziati. Ecco le principali misure del provvedimento (ma potrebbe essere anche più decreti) sulle quali ci saranno limature fino all'ultimo momento, dopo il confronto di ieri tra il leader leghista Matteo Salvini, assertore della linea dura, e la premier Giorgia Meloni, impegnata a trovare un punto di equilibrio sche tenga compatta la sua maggioranza.

Pene inasprite: fino a 30 anni di carcere per gli scafisti
Carcere fino a 30 anni per i trafficanti se causano la morte di più di una persona. Lo prevede la bozza del decreto sui migranti che sarà oggi sul tavolo del cdm a Cutro. Chiunque "promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato" quando "il trasporto o l'ingresso sono attuati con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante, è punito con la reclusione da venti a trenta anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone. La stessa pena si applica se dal fatto derivano la morte di una o più persone e lesioni gravi o gravissime a una o più persone. Se dal fatto deriva la morte di una sola persona, si applica la pena della reclusione da quindici a ventiquattro anni. Se derivano lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applica la pena della reclusione da dieci a venti anni"

Espulsioni e rimpatri
Sono soltanto poche migliaia i rimpatri fatti ogni anno degli immigrati irregolari. Un dato che i vari titolari del Viminale non sono mai riusciti a scalfire e che sconta lo scoglio del necessario accordo del Paese di provenienza delle persone da allontanare. Ora, se uno straniero viene rintracciato in uno status di irregolarità, nella maggior parte dei casi gli si consegna un foglio di via con l'invito (mai raccolto) a lasciare il territorio nazionale. Il Governo punta a rendere effettive le espulsioni, con l'ok dei Paesi di origine, fermo restando che questi ultimi devono essere 'sicuri': chi viene rimpatriato non deve cioè finire in una zona di guerra o rischiare trattamenti disumani.

Flussi regolari
L'esecutivo intende intervenire con lo strumento del decreto flussi, che sarà allargato e reso pluriennale. Con l'ultimo sono stati già programmati circa 83mila ingressi regolari per motivi di lavoro. Ci saranno ora numeri più alti per venire incontro alle esigenze del mondo produttivo. Ci sono da 300 a 500mila posti disponibili, secondo il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. L'idea è poi quella di assegnare quote privilegiate ai Paesi che collaborano più efficacemente nel contrastare le partenze di migranti irregolari e nell'accettare i rimpatri.

Ingressi più semplici
Ci sarà anche una semplificazione normativa e degli adempimenti burocratici necessari per chi chiede di entrare legalmente in Italia. Potrebbero essere mobilitati gli uffici diplomatici per l'esame del domande in loco, con la collaborazione dei Paesi, in particolare quelli del Nordafrica, con cui Roma ha già accordi.

Corridoi umanitari
Il Governo punta inoltre a dare un'accelerata ai corridoi umanitari. Dal suo insediamento, sono già 617 le persone arrivate in Italia attraverso questo canale, "un numero mai registrato in un così breve lasso di tempo", ha sottolineato Piantedosi. E nel primo semestre dell'anno c'è un impegno - in collaborazione con la commissione europea - ad accogliere altre 1.481 persone. Disponibilità anche ad aderire alle evacuazioni umanitarie e ai programmi di reinsediamento.

Centri per migranti: in caso di irregolarità, il prefetto potrà nominare un commissario
In caso in cui il grave inadempimento degli obblighi previsti dallo schema di capitolato di gara per un centro e l'immediata cessazione dell'esecuzione del contratto possa compromettere la continuità dei servizi indifferibili per la tutela dei diritti fondamentali, nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali, si legge, "il prefetto, con proprio decreto, nomina uno o più commissari per la straordinaria e temporanea gestione dell'impresa, limitatamente all'esecuzione del contratto di appalto, scelti tra funzionari della prefettura o di altre amministrazioni pubbliche, in possesso di qualificate e comprovate professionalità". Contestualmente il prefetto "avvia le procedure per l'affidamento diretto di un nuovo appalto per la fornitura di beni e servizi". Nel pacchetto troveranno spazio, infine, stanziamenti ai Comuni per migliorare la rete dei centri di accoglienza, strutture che frequentemente non si trovano in condizioni ottimali.  

Il Cdm e gli aggiornamenti in diretta su LaC Tv

Si comincerà con un'edizione straordinaria del Tg di LaC Tv condotta dal direttore Pier Paolo Cambareri che avrà inizio appena la premier Meloni giungerà in Calabria. In serata, poi, l'approfondimento delle 21, sempre su LaC Tv, Link speciale: La Strage di Cutro - Anno Zero. Conduttore Enrico De Girolamo, ospiti Antonella Grippo (giornalista di LaC), Anna Laura Orrico (deputata M5s) e Francesco Toscano (leader di Italia Sovrana e Popolare). Nel corso della trasmissione, collegamenti con gli inviati di LaC a Cutro e numerosi contributi video con interviste ai protagonisti.

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