«Dell’Utri chiamò il boss Piromalli quando fondarono Forza Italia», l’audio shock di Pittelli

ESCLUSIVO | La registrazione del Ros in cui l’ex parlamentare azzurro e avvocato penalista, figura chiave della maxinchiesta rinascita Scott, rivela di conoscere le presunte origini ‘ndranghetiste di Fi: «Io lo so». E sulla trattativa Stato-mafia dice: «Berlusconi è fottuto»

di Pietro Comito
10 giugno 2020
14:40

«Ragazzi, ragazzi, Dell’Utri… Io lo so… Perché Dell’Utri, la prima persona che contattò per la formazione di Forza Italia, fu Piromalli a Gioia Tauro. Non so se ci... Se ragioniamo». Quella di Giancarlo Pittelli non è certo una voce qualunque. Viene intercettata dal Ros dei carabinieri il 21 luglio 2018, grazie ad un virus informatico inoculato in uno dei suoi dispositivi elettronici.

Pittelli, indagato chiave nella maxi-inchiesta “Rinascita Scott”, oggi detenuto con l’accusa di essere il trait d’union tra le alte sfere della ’ndrangheta e lobby di potere politico-massonico, è stato più volte parlamentare della Repubblica, sotto le insegne del partito di Dell’Utri e Berlusconi, Forza Italia.  


 

L’avvocato dei superboss

È stato soprattutto un penalista di primissimo che tra i suoi clienti ha annoverato alcuni dei boss della ‘ndrangheta più potenti. Anzi – sostiene lui che li ha difesi e che ne conosce le storie processuali e criminali –  suoi clienti sono i più potenti: «Tu pensa – diceva – che ci sono due mafiosi in Calabria, che sono i numeri uno in assoluto, uno è del vibonese e l'altro è di Gioia Tauro, uno si chiama Giuseppe Piromalli. L'altro si chiama Luigi Mancuso, che è più giovane e forse più potente... Io li difendo dal 1981, cioè sono trentasette anni che questi vivono qua dentro... pazzesco... L'altro giorno ci pensavo, dico trentasette anni…».

 

«Berlusconi è fottuto…»

Parole, pensieri, ricordi di una lunga carriera forense, colti dalla sua viva voce nella stessa intercettazione in cui parla di Marcello Dell’Utri e delle origini degli Azzurri. Siamo all’alba della Seconda Repubblica, mentre le mafie cercavano nuovi referenti politici, e questa conversazione captata dagli 007 del Ros, assume una rilevanza poderosa. In quel giorno d’estate, Pittelli incontrava figure influenti dell’Anas. Si intratteneva a conversare. Le sue parole su Dell’Utri venivano precedute da una battuta, quanto mai eloquente, sulla Trattativa Stato-mafia: Senti, sto leggendo questa storia che hanno riportato sul "Fatto Quotidiano" della trattativa stato Mafia… Berlusconi è fottuto. Berlusconi è fottuto…».

 

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