Cinque collaboratori di giustizia verranno risentiti nel processo di secondo grado nato dall’operazione antimafia denominata Imponimento. E’ quanto deciso dalla Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Alessandro Bravin, giudici Giovanna Mastroianni e Assunta Maiore) che risentirà quindi in aula i collaboratori: Andrea Mantella di Vibo Valentia, Giuseppe Comito di Vibo Marina, Francesco Michienzi di Acconia di Curinga, Onofrio Barbieri e Francesco Fortuna di Sant’Onofrio. In particolare, la Corte ha deciso di risentire Andrea Mantella in quanto il tema introdotto con i verbali allegati del collaboratore “influisce su quello, rilevante, dell’appoggio elettorale e, dunque, si impone l’esame della fonte sui contenuti di tale contributo dichiarativo”. A fronte dei contenuti dichiarativi di Francesco Fortuna, allegati dalla difesa, il suo esame si appalesa per i giudici “assolutamente necessario ai fini della decisione, nonché prova nuova poiché direttamente incidente sul tema della latitanza di Giuseppe De Stefano” (interessato in questo caso anche l’imputato Emanuele Stillitani) su una gambizzazione (per la quale verrà risentito pure il collaboratore Onofrio Barbieri) e sull’ipotizzato appoggio elettorale a Francescantonio Stillitani.

Per la Corte è poi parimenti necessario risentire il collaboratore Giuseppe Comito nella prospettiva, avanzata dal pm, di ribaltamento dell’esito assolutorio rispetto ad alcuni fatti del processo e quale elemento di riscontro individualizzante rispetto al dichiarato del collaboratore Francesco Michienzi. Quest’ultimo sarà sentito, in ordine alla posizione di Pasquale Rondinelli, anche sul tema introdotto con un verbale del 9 giugno 2006 relativo all’incendio di un’auto. Su tale ultimo punto, la Corte ha disposto dispone l’acquisizione del contratto di lavoro e della documentazione relativa alla vettura Alfa Romeo prodotta dalle difese di Rondinelli, nonché la documentazione sullo stato detentivo di Onofrio Barbieri allegata dalla difesa di Francescantonio Stillitani e dalla Procura generale a controprova. Disposta anche l’acquisizione, su consenso delle parti, di una nota della Guardia di finanza del 30 settembre 2023 per Pasquale Rondinelli, nonché la produzione della Procura generale quanto alla posizione di Giuseppe Costantino.

Nell’interesse dell’imputato Francescantonio Tedesco (ex consigliere comunale di Vibo) è stata infine disposta l’acquisizione della perizia trascrittiva delle intercettazioni indicate nell’atto di appello, eseguita nel procedimento Dedalo-Petrolmafie, unitamente al verbale di escussione testimoniale, nello stesso processo, del maggiore Millul e dei periti trascrittori.

All’esito dell’esame dei collaboratori di giustizia Andrea Mantella e Onofrio Barbieri, la Corte si è anche riservata se disporre un confronto tra i due.

Gli imputati

Questi i 26 imputati nei cui confronti la Procura di Catanzaro (con l’allora procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e i pm Antonio De Bernardo e Romano Gallo) ha presentato appello: Bruno Simone Anania, 33 anni, di Curinga, assolto (chiesti in primo grado 3 anni); Giovanni Anello, 32 anni, ex assessore del Comune di Polia, condannato a 3 anni (chiesti in primo grado 21 anni); Rocco Anello, 33 anni, di Filadelfia, condannato a 24 anni ma assolto da tre capi d’imputazione; Antonio Attisani, 53 anni, di Francavilla Angitola, assolto (in primo grado chiesti 15 anni); Nazzareno Bellissimo, 42 anni, di Monterosso Calabro, condannato a 5 anni e 9 mesi (chiesti in primo grado 21 anni di carcere); Raffaele Mariano Bertucci, 60 anni, di Spadola, assolto (chiesti in primo grado 4 anni); Giuseppe Costantino, 41 anni, di Filadelfia, assolto (chiesti in primo grado 15 anni); Francesco Crigna, 54 anni, ex vicesindaco di Parghelia, condannato a 3 anni (chiesti in primo grado 7 anni); Giovanni Damiano Deodato, 70 anni, ex consigliere comunale di Cenadi, condannato a 2 anni e 9 mesi (chiesti in primo grado 11 anni); Gennaro D’Urso, 71 anni, di Sant’Angelo a Fasanella (Sa), assolto (chiesti in primo grado 3 anni); Giovanni Fabiano, 56 anni, di Chiaravalle Centrale, condannato a 2 anni e 8 mesi (chiesti in primo grado 12 anni); Mario Galati, 65 anni, di Polia responsabile dell’Utc, assolto (chiesti in primo grado 2 anni); Gaetano Gori, 39 anni, di Cardinale, assolto (chiesto un anno e 6 mesi in primo grado); Maurizio Michienzi, 53 anni, di Filadelfia, condannato a 11 anni e 4 mesi (chiesti in primo grado 16 anni); Salvatore Pilieci, 42 anni, di Capistrano, prescrizione (chiesti in primo grado 2 anni); Rosario Pugliese, alias Cassarola, 58 anni, di Vibo Valentia, assolto (chiesti in primo grado 9 anni); Gaetano Ruscio, 40 anni, di Filadelfia, condannato a 3 anni e 6 mesi (chiesti in primo grado 18 anni); Pasquale Scordo, 81 anni, di Tropea, condannato a 3 anni (chiesti in primo grado 7 anni); Mario Serratore, 49 anni, di Filadelfia, prescrizione (chiesti in primo grado 4 anni e 6 mesi); Emanuele Stillitani, 68 anni, di Pizzo, assolto (chiesti in primo grado 21 anni); Francescantonio Stillitani, 71 anni, di Pizzo, assolto (chiesti in primo grado 21 anni); Maria Alfonsina Stuppia, 59 anni, di Pizzo, dirigente comunale, assolta (chiesti in primo grado 3 anni); Francescantonio Tedesco, 56 anni, di Ionadi, ex consigliere comunale di Vibo, assolto (chiesti in primo grado 18 anni); Alessandro Teti, 54 anni, ex sindaco di Cenadi, assolto (chiesti in primo grado 6 anni); Giuseppe Tonietti, 54 anni, di Pizzo, assolto (chiesti in primo grado 3 anni e 6 mesi); Oreste Vona, 46 anni, di Petilia Policastro, prescrizione (chiesti in primo grado 4 anni e 6 mesi).

Le posizioni appellate dai difensori

Questi invece gli imputati per i quali i rispettivi difensori hanno impugnato la sentenza di primo grado e che compaiono in appello: Antonio Anania, 43 anni, di Curinga (condannato in primo grado a 19 anni); Giuseppe Anania, 58 anni, di Curinga (condannato a 4 anni); Giuseppe Anello, 40 anni, di Filadelfia (condannato a 4 anni); Roberto Anello, 37 anni, di Filadelfia (condannato a 4 anni); Tommaso Anello, 60 anni, di Filadelfia (condannato a 30 anni); Antonio Attisani, 30 anni, di Filadelfia (condannato a un anno); Giuseppe Bertucci, 49 anni, di Gerocarne (condannato a 3 anni e 6 mesi); Domenico Calabria, 55 anni, di Rombiolo (condannato a 4 anni); Francesco Caridà, 56 anni, di Pizzo (condannato a 12 anni); Antonio Cerra, 35 anni, di Lamezia Terme (condannato a 4 anni e 3 mesi); Damiano Ciancio, 53 anni, di Dasà (condannato a 3 anni e 6 mesi); Domenico Ciconte, 56 anni, di Sorianello (condannato a 10 anni e 4 mesi); Francesco Conidi, 34 anni, di Polia (condannato a 3 anni e 6 mesi); Bruno Cortese, 69 anni, di Capistrano, ex consigliere comunale (prescrizione); Francesco Cosmano, 37 anni, di Filadelfia (condannato a 4 anni e 6 mesi); Vincenzo Cutrullà, 63 anni, di Pizzo (condannato a 16 anni); Andrea Dominelli, 36 anni, di Chiaravalle Centrale (condannato a 3 anni e 2 mesi); Antonio Facciolo, 65 anni, di Sant’Onofrio (condannato a 15 anni); Giuseppe Fortuna, 62 anni, di Vibo Valentia (condannato a 8 anni); Nazzareno Franzè, 72 anni, di Cessaniti (condannato a 3 anni e 6 mesi); Marco Galati, 59 anni,di Filadelfia (condannato a 17 anni); Teodoro Grizzaffi, 55 anni, Svizzera (condannato a un anno, 9 mesi e 10 giorni); Ariosto Guzzo, 42 anni, di Maida (condannato a 4 anni e 8 mesi); Giuseppe Iozzo, 42 anni, di Monterosso Calabro (condannato a 4 anni e 6 mesi); Mario Iozzo, 65 anni, di Chiaravalle Centrale (condannato a 3 anni e 7 mesi); Pasquale Mazzotta, 53 anni, di Francavilla Angitola (prescrizione); Giuseppe Mercuri, 48 anni, di Limbadi (condannato a 2 anni e 8 mesi); Cosimo Monteleone, 70 anni, di Polia (condannato a 2 anni e 8 mesi); Francesco Notaris, 55 anni, di Maida (condannato a 20 anni); Alfredo Papa, 66 anni, di Lucera (Fg) (condannato a 10 anni); Francesco Perugino, 64 anni, di Maida (condannato a 16 anni e 8 mesi); Franco Pontieri, 51 anni, di Nocera Terinese (condannato a 3 anni); Michelino Rizzo, 41 anni, di Filogaso (condannato a un anno); Pasquale Rondinelli, 44 anni, di Filadelfia (condannato a 25 anni); Vincenzo Rondinelli, 46 anni, di Filadelfia (condannato a 17 anni); Filippo Ruggiero, 67 anni, di San Gregorio d’Ippona, ex sindaco (condannato a 7 anni e 4 mesi); Domenico Ruscio, 40 anni, di Filadelfia (condannato a 10 mesi); Andrea Simone Suriano, 47 anni, di Piscopio (condannato a 3 anni e 6 mesi); Domenico Tripodi, 60 anni, di Portosalvo, frazione di Vibo (condannato a 12 anni e 6 mesi); Salvatore Zungri, 60 anni, di Rizziconi (condannato a 4 anni e 4 mesi).

L’operazione era scattata nel luglio del 2020 ad opera della Guardia di finanza e dei carabinieri, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, permettendo di ricostruire gli affari (dagli appalti nei boschi al controllo dei villaggi turistici) e le dinamiche mafiose del clan Anello di Filadelfia ma anche dei clan Bonavota di Sant’Onofrio, Cracolici di Maierato e Filogaso, Tripodi di Portosalvo e Lo Bianco-Barba-Pugliese di Vibo Valentia. Diversi i Comuni parti civili nel processo, oltre alla Presidenza del Consiglio dei ministri, alla Regione Calabria, alla Provincia di Vibo e al Ministero dell’Interno.