È l’eterna incompiuta per antonomasia. L’unica opera che da sola, qualora venisse messa finalmente in funzione, potrebbe dare davvero alla città di Vibo Valentia un segnale di concreto cambiamento. Stiamo parlando della fantomatica scala mobile, che da dovrebbe già collegare da un pezzo il centro storico con la zona del terminal bus dove si concentra un liceo, lo Scientifico, e la sede della Provincia. Finanziata con 700mila euro esattamente vent’anni fa, nel 2005, e terminata (si fa per dire) nel 2023 dopo innumerevoli peripezie, la scala mobile non è mai entrata in funzione.


Oggi è assediata da erbacce e ogni tipo di vegetazione infestante ma il Comune promette di non mollare. Anzi. Secondo l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Monteleone, non manca molto alla sua inaugurazione. Lo scoglio maggiore è il collaudo: «La competenza non è più dell’Ansfisa (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali) ma di un’altra società sempre in capo al Ministero dei trasporti. I loro tecnici dovranno verificare lo stato dell’arte ed esprimere eventuali prescrizioni cui il Comune si dovrà attenere. «Una volta adottate queste nuove ed eventuali indicazioni – spiega Monteleone – faremo richiesta ufficiale per la messa in esercizio. Non credo ci vorrà tanto. Tutto dipende dall'esito del sopralluogo».

Parole, a dire il vero, già ascoltate in passato, quando l’apertura dell’infrastruttura è stata data per imminente innumerevoli volte. Per ora, però, c’è da fare il lavoro “base”, liberarla dai rovi che l’hanno quasi seppellita. Anche perché qualunque sopralluogo tecnico effettuato nelle condizioni attuali non sarebbe certo un buon viatico per il tanto sospirato via libera ministeriale.