Scontri dopo Cosenza-Catanzaro, vertice in Questura per ricostruire la dinamica. Il McDonald’s diventato riparo tra le scene di panico
VIDEO | Testimoni parlano di tifosi rossoblù che avrebbero colpito con sassi e bengala i pullman con a bordo i supporters giallorossi che a quel punto avrebbero reagito. Tredici le persone rimaste contuse. Reazioni della politica, Antoniozzi: «Vietare le trasferte»
Sui tafferugli scoppiati dopo il derby del San Vito Marulla nei pressi dello svincolo autostradale di Rende-Cosenza Nord, sarebbe in corso un vertice presieduto dal Questore di Cosenza Giuseppe Cannizzaro con i dirigenti della polizia di Stato. Ancora poco chiare le dinamiche dell’accaduto anche se alcune testimonianze avvalorerebbero l’ipotesi, che non ha trovato conferme ufficiali, della presenza lungo Viale Marconi, di alcuni supporters rossoblù che avrebbero colpito la carovana di pullman in transito con a bordo i tifosi del Catanzaro, con sassi e bengala. A quel punto i sostenitori giallorossi sarebbero scesi dagli automezzi iniziando una sorta di caccia all’uomo nel piazzale antistante il Mc Donald’s, in quel momento piuttosto affollato. Era in corso anche una festa di compleanno con numerosi bambini. Al riguardo l'agenzia Ansa, citando fonti della questura, riferisce invece che gli scontri allo svincolo autostradale siano stati originati da un gruppo di supporter catanzaresi i quali, scesi da due pulmini, avrebbero iniziato un lancio di sassi contro le auto della polizia. Quindi si sarebbero fermati nel parcheggio del centro commerciale lanciando fumogeni verso la struttura e cercando di entrare.
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Carmelo eroe della serata
Carmelo, il direttore del fast food, ha avuto la prontezza di sbarrare le porte di ingresso e di far riparare gli avventori al piano superiore e nelle retrostanti cucine, tentando così di tenere sotto controllo il panico scoppiato nel ristorante, documentato dai video diffusi sui social in cui si sentono le urla dei clienti spaventati. La vicenda alimenta interrogativi sulla opportunità di dirigere i bus in uscita dallo stadio Marulla con a bordo i tifosi del Catanzaro attraverso Rende, e segnatamente, lungo Via Botticelli in contrada Sant’Agostino fino alla statale 107 e da lì verso la rotonda di Viale Marconi. Inoltre non è passata certo inosservata la presenza nel settore ospiti di un numero decisamente superiore di ultrà giallorossi rispetto agli ottocento di cui era stato precedentemente autorizzato l’arrivo.
Tredici persone ferite
Fonti della Questura parlano di tredici persone rimaste contuse e di tifosi del Catanzaro identificati, nei cui confronti potrebbe scattare nei prossimi giorni il daspo. In queste ore, comunque, gli investigatori stanno visionando i video del sistema di sorveglianza del centro commerciale ed altri girati da cittadini e caricati sul web. Da questi video potrebbe venire una ricostruzione definitiva della vicenda.
Le reazioni della politica
La questione sta suscitando anche reazioni nel mondo politico. Il consigliere regionale dei Cinquestelle Davide Tavernise ha parlato di «giornata sportiva rovinata». Alfredo Antoniozzi, vicepresidente di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati ha chiesto di punire i colpevoli, affermando contestualmente di provare «grande tristezza per quanto accaduto ieri a Rende. Quelle immagini – ha aggiunto - fanno vergognare, con scontri avvenuti in un Mc Donald's molto dopo la fine della partita davanti a bambini piangenti. Probabilmente è giusto vietare le trasferte. Se ancora oggi per una partita di calcio c'è bisogno di una mobilitazione enorme delle forze di polizia vuol dire che siamo fuori dal mondo. Le indagini chiariranno bene le dinamiche con i provvedimenti conseguenziali. La stragrande maggioranza dei tifosi di Cosenza e Catanzaro hanno provato nausea dinanzi a quelle scene. Due città estremamente civili che non possono essere rappresentate da minoranze di esagitati. Purtroppo il calcio italiano è ancora anni indietro e privo di una mentalità moderna».