Viaggi, gioielli e auto: sindacati come bancomat. Maxisequestro a imprenditori di Palmi

Il sequestro preventivo è stato disposto dal gip del Tribunale di Palmi sfiora i 5 milioni di euro. Indagati 12 imprenditori tra i quali Pino Carbone, presidente dell'US Palmese, squadra di calcio che milita nel campionato di serie D, anche questa posta sotto sequestro

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di Redazione
5 settembre 2018
11:02
Pino Carbone, presidente della Palmese
Pino Carbone, presidente della Palmese

La Guardia di finanza e la procura di Palmi hanno eseguito un sequestro preventivo a un gruppo di imprenditori di Palmi, tra i quali spicca Pino Carbone, presidente della US Palmese. Un sequestro, quello disposto dal gip del tribunale di Palmi, che sfiora i 5 milioni di euro. Società, beni immobili, un centro di fisioterapia sono finiti nella disponibilità dello Stato. L’operazione è stata condotta dai finanzieri del Compagnia di Palmi, coordinati dal procuratore capo Ottavio Sferlazza e dal sostituto procuratore Anna Pensabene.

Gli indagati

Il  sequestro preventivo di beni è stato eseguito nei confronti di Domenica Bagalà, Antonio Bonaccorso, Giovanni Bonaccorso, Giuseppe Carbone, Aurelio Cristofaro, Vincenzo Cristofaro, Concetta Filippone, Rossana Esposito, Salvatore Calabria, Francesco Lovecchio, Alessandro Taverna, Claudio Castaldo.


 

Il provvedimento di sequestro è giunto alla fine di un’articolata indagine nei confronti di una presunta struttura criminosa para-familiare, composta da due soggetti con il ruolo di capi, promotori e organizzatori ed altri 10 soggetti, con il ruolo di compartecipi al sodalizio medesimo.

Sindacati usati come bancomat

Nel corso delle indagini sarebbe emerso che i due soggetti promotori, dapprima nella qualità di rappresentanti formali e, in seguito, di titolari di fatto di due Centri di assistenza fiscale, nonché di molteplici associazioni sindacali, di cui alcune con sede a Roma e Milano, avrebbero distratto per fini personali, cospicue somme di denaro pubblico e privato. Denaro costituito dalle somme trattenute per legge dall’Inps ai soggetti iscritti alle varie associazioni sindacali e successivamente riversate a quest’ultime, nonché dalle quote versate dagli associati. Una presunta truffa portata a termine attraverso innumerevoli e articolate transazioni finanziarie, mediante l’utilizzo di conti correnti personali nonché delle società e di ulteriori enti associativi, direttamente o indirettamente gestiti dagli stessi.

 

L’attività investigativa svolta ha consentito di disvelare inoltre le condotte dei compartecipi al sodalizio criminoso, i quali si prestavano a rivestire il ruolo di rappresentanti formali delle varie società e/o associazioni sindacali, consentendo ai promotori del sodalizio di mantenere celata la loro partecipazione all’interno delle stesse e perseguire quindi in maniera agevole i propri scopi illeciti. Dagli accertamenti sarebbe emerso che gli indagati utilizzavano i conti degli enti che rappresentavano, alla stregua di un “bancomat”, da cui attingere per soddisfare qualsiasi esigenza personale, tra cui viaggi all’estero, acquisto di gioielli, immobili e autovetture. 

 

Nel corso dell’indagine, sono state accertate inoltre reiterate condotte di abusiva attività finanziaria, nonché di impiego di denaro di provenienza illecita e autoriciclaggio. Ciò in quanto una buona parte del denaro proveniente dalle condotte di appropriazione indebita, veniva concesso in prestito a terzi soggetti, nonché  impiegato in attività economiche (tra cui un bar, un ristorante e un centro fisioterapico) e per la “gestione” di una società di calcio militante in serie D, facente capo ad uno dei promotori del sodalizio criminoso.

Il sequestro

Nel dettaglio, le fiamme gialle hanno eseguito il sequestro preventivo delle seguenti attività commerciali/associazioni sindacali e relativo patrimonio, facenti capo al sodalizio:

Centro Assistenza Fiscale – Conf Lavoratori S.r.l., con sede in Palmi (RC);
Centro Assistenza Fiscale – Fisco Sicuro S.r.l., con sede in Milano;
Centro Assistenza Fiscale al Servizio degli Italiani S.r.l., con sede in Roma;
Ditta individuale “L’opera di BONACCORSO Giovanni” con sede in Palmi (RC);
Sviluppo S.a.s. di Cristofaro Vincenzo & C., con sede in Palmi (RC);
Centro Fisioterapico Palmese - CE.PO.FI.PA. S.r.l., con sede in Palmi (RC);
Famiglia e Fisco S.r.l., con sede in Roma;
L.A. – Federazione Lavoratori Autonomi – con sede in Milano;
Conflavoratori - Condeferazione Italiana lavoratori -, con sede in Roma;
A.P.P. - Sindacato Autonomo Pensionati e Pensionate -, con sede in Roma;
L.TE.P. – Federazione Lavoratori Temporanei -, con sede in Roma;
LA.P. – Federazione Lavoratori Agricoli Padani – con sede in Roma;
Unione Italiana Liberi Professionisti, con sede in Roma;
I.A.C.A. – Federazione Imprese Agricole Coltivatori Allevatori - con sede in Roma;
N.P.F. - Associazione Nazionale pensionati Famiglia - con sede in Roma;
Associazione Holding Famiglia, con sede in Roma;
Lavoratori Segreteria Territoriale di Roma, con sede in Roma;
A.S.P.I. – Federazione Autonoma Sindacati Piccoli Imprenditori – con sede in Roma;
Conflavoratori - Confederazione Italiana Lavoratori Segreteria Territoriale di Palmi – con sede in Palmi (RC);
Conflavoratori - Confederazione Italiana Lavoratori Segreteria Provinciale di Reggio Calabria – con sede in Reggio Calabria;
ANLI – Associazione Nazionale Lavoratori Italiani, con sede in Roma;
S. Palmese, società calcistica militante in serie D.

Sequestrati anche un terreno ubicato a Palmi e due fabbricati ubicati in Palmi, rispettivamente del valore di euro 140mila euro e 110mila euro.

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