Il caso

Sorveglianza speciale per due attivisti di Cosenza, la deputata Suriano interpella il ministro Lamorgese

La parlamentare del Gruppo Misto si rivolge alla titolare degli Interni chiedendo se intenda «adottare iniziative per approfondire i fatti con la questura cosentina verificando l'eventualità di un ritiro della misura»

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di Antonio Clausi
1 febbraio 2022
18:47
I due attivisti cosentini
I due attivisti cosentini

La vicenda di Simone Guglielmelli e Jessica Cosenza, i due attivisti cosentini per i quali è stata richiesta la sorveglianza speciale, è stata oggetto di un’interpellanza parlamentare. A presentarla è stata Simona Suriano, deputata eletta tra le fila del Movimento 5 Stelle e appartenente ora al Gruppo Misto. Doriana Sarli e Chiara Yana Ehm, che hanno fatto lo stesso percorso politico, sono le altre due co-firmatarie.

Al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese domandano se il Governo sia a conoscenza della richiesta avanzata dalla Questura di Cosenza, evidenziando come tale misura di prevenzione venga «sempre più utilizzata come strumento pregiudiziale e arbitrario di disciplinamento sociale». «Nel caso di specie - scrivono - non la si usa nemmeno più per fini concreti di sicurezza sociale o di correzione di condotte individuali».


Le tre firmatarie del documento chiedono se il Ministro «ritenga necessario e urgente adottare iniziative di competenza per approfondire ulteriormente i fatti con la Questura cosentina, verificando l'eventualità di un ritiro della richiesta di sorveglianza speciale per gli attivisti politico/sindacali discriminati dall'esercizio dei loro diritti costituzionali».

L’interrogazione si chiude con il quesito relativo a «quale sia la posizione del Ministro circa l'uso della sorveglianza speciale che, secondo gli interroganti potrebbe essere applicata, in maniera arbitraria per contenere il malessere sociale o la contestazione di ingiustizie non prive di fondamento, e se intenda adottare iniziative di competenza al riguardo».

Un forte endorsement alle tre parlamentari arriva da Maurizio Acerbo e Francesco Saccomanno, rispettivamente segretario nazionale provinciale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea. «L'arbitrario e abnorme utilizzo della prescrizione della sorveglianza speciale - dicono - non ha nulla a che fare con la prevenzione del crimine ma si configura come misura di disciplinamento sociale e repressione. Ringraziamo le deputate Simone Suriano, Doriana Sarli e Yana Ehm che su nostra segnalazione hanno presentato un'interrogazione».

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