Al centro delle contestazioni condomini inesistenti e lavori mai eseguiti. Ipotizzate indebite erogazioni pubbliche e ingiusti profitti per cifre consistenti derivanti dalle detrazioni del 110%
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Concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche con pari danno per lo Stato. Questa la contestazione mossa dalla Procura di Vibo Valentia nei confronti di nove indagati nei confronti dei quali è stata avanzata al gup richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza preliminare dinanzi al gup del Tribunale di Vibo Valentia, Roberta Ricotta, è stata fissata per il 21 gennaio prossimo. In particolare, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per: Romano Loielo, 53 anni, sindaco di Nardodipace; Maurizio Maiolo, 50 anni; Marinella Iacopetta, 42 anni (moglie di Maiolo); Bruno Maiolo, 75 anni; Laura Tassone, 70 anni; Antonia Costa, 68 anni; Catena Ieraci, 91 anni. Richiesta di rinvio a giudizio anche per: Antonella Caraffa, 43 anni, di Caulonia, e Giuseppe Carè, 25 anni, di Riace, in provincia di Reggio Calabria.
Le contestazioni al sindaco di Nardodipace
Le accuse mosse dalle Procura all’attuale primo cittadino di Nardodipace (eletto nel maggio 2023 dopo che due precedenti amministrazioni dallo stesso guidate sono state sciolte per infiltrazioni mafiose) coprono un arco temporale che va dal 24 febbraio 2022 al 10 novembre 2023. Il reato di truffa aggravata vede indagato Romano Loielo in concorso con Antonella Caraffa e Giuseppe Carè. In particolare, al fine di “conseguire indebitamente le erogazioni pubbliche derivanti dalle detrazioni del Superbonus 110%”, Antonella Caraffa in qualità di direttore dei lavori, Romano Loielo quale responsabile dei lavori, e Giuseppe Carè in qualità di titolare dell’impresa esecutrice delle opere G.C.Costruire srls avrebbero dichiarato la presenza di un condominio minimo “sebbene i lavori riguardassero unità immobiliari in parte indipendenti nella notifica preliminare al Sue del Comune di Nardodipace e nella Cilas Superbonus del 24 febbraio 2022”. Quindi – stando al capo d’imputazione – a fronte di “lavori mai eseguiti, ovvero eseguiti solo in minima parte, Antonella Caraffa e Romano Loielo asserivano falsamente lo stato di avanzamento lavori al 30% e poi al 60%”, mentre Giuseppe Carè è accusato di aver emesso fatture “per prestazioni inesistenti o incomplete”. Gli ingiusti profitti ottenuti con tali contestate condotte sono stati così quantificati dagli inquirenti: 22.597,88 euro per Antonia Caraffa quale compenso per l’asseverazione dello stato di avanzamento lavori al 30% e poi al 60%; 4.002,00 euro per Romano Loielo quale compenso a titolo di responsabile dei lavori, e 517.563,00 euro per Giuseppe Carè a fronte di fatture per un totale di spese sostenute pari a 215.581,00 euro e un totale di spese mai eseguite pari a 254.937,674 euro. Il tutto “con pari danno per lo Stato”, trattandosi di erogazioni pubbliche.
Le altre accuse
Maurizio Maiolo e la moglie Marinella Iacopetta sono accusati del reato di truffa aggravata in concorso con Bruno Maiolo, Laura Tassone, Antonia Costa e Catena Ieraci in quanto, al fine di “conseguire indebitamente le erogazioni pubbliche derivanti dalle detrazioni del Superbonus 110%, in qualità di proprietari o utilizzatori di unità immobiliari non costituite in condominio, ma in parte indipendenti”, avrebbero simulato la presenza di un condominio per il quale “Maurizio Maiolo veniva delegato quale committente per redigere e notificare al Sue del Comune di Nardodipace la Cila Superbonus finalizzata ad accedere al beneficio per l’efficientamento energetico nonché per l’adeguamento sismico e ottenere, in tal modo, un ingiusto profitto sotto forma di sconto”. Tale ingiusto profitto è stato quantificato dalla Procura di Vibo Valentia in: 258.780,00 euro per i coniugi Maurizio Maiolo e Marinella Iacopetta (congiuntamente); 86.260,00 euro per Bruno Maiolo e Laura Tassone (congiuntamente); 86.260,00 euro per Antonia Costa; 86.260,00 euro per Catena Ieraci. Tali condotte, secondo la pubblica accusa, avrebbero inoltre consentito di ottenere “un ingiusto profitto pari a 517.563,00 euro sotto forma di sconto in favore della ditta G.C.Costruire srls per lavori mai eseguiti ovvero effettuati in minima parte”. Le contestazioni coprono un arco temporale che va da giorno 8 febbraio 2022 al 10 novembre 2023.
Da ricordare che Maurizio Maiolo è stato consigliere di maggioranza e nominato poi assessore del Comune di Nardodipace il 19 dicembre 2013 (anche all’epoca il sindaco era Romano Loielo). Tale amministrazione (al pari della precedente, terminata anticipatamente nel dicembre 2011 e sempre a guida Romano Loielo) è stata però sciolta per infiltrazioni mafiose nel dicembre 2015 grazie al lavoro della Commissione di accesso agli atti guidata all’epoca da Anna Aurora Colosimo, attuale prefetto di Vibo Valentia. Romano Loielo attualmente è anche il coordinatore dell’Udc per le zone montane del Vibonese e nelle fila di tale partito è stato anche candidato alle recenti elezioni regionali quale consigliere, senza però riuscire ad essere eletto.

