Non solo il ministero della Salute e l’Università Magna Graecia di Catanzaro hanno rinunciato a costituirsi parte civile nel processo denominato Grecale – che contempla la presenza di un’associazione per delinquere, all’interno dell’Umg, che avrebbe commesso gravi illeciti nella gestione di due laboratori con cavie vive (detti stabulari) all’interno dell’ateneo – ma oggi il gup Gilda Danila Romano ha accolto la richiesta di alcune associazioni animaliste di citare quali responsabili civili proprio l’Università di Catanzaro, il ministero della Salute, il Miur e l’Asp di Catanzaro.
Si tratta di enti pubblici che avrebbero potuto chiedere un risarcimento e rischiano ora di dover risarcire.
Di sicuro dovranno comparire alla prossima udienza davanti al gup dove potranno controbattere chiedendo di essere esclusi come responsabili civili.
La fase preliminare di questo processo è ancora alle battute iniziali.

Richieste di rito abbreviato

Intanto hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato Giuseppe Caparello, Maria Caparello, Luciano Conforto, Luca Gallelli, Vincenzo Mollace, Vincenzo Musolino, Emilio Russo, Pierluigi Tassone, Daniele Torella, Domenico Voci.
Alla prossima udienza renderà esame il cardiologo Ciro Indolfi il quale deciderà se chiedere il rito abbreviato all’esito dello stesso esame.
Carmen De Caro ha chiesto la messa alla prova mentre Antonio Leo ha avanzato istanza di patteggiamento.
Nella scorsa udienza erano 22 le associazioni animaliste che avevano chiesto di potersi costituire parte civile. Oggi il giudice ne ha ammesse circa la metà.
Assenti le istituzioni.

L’inchiesta

Nell’inchiesta si parla del crudele trattamento riservato ai topolini cavie da laboratorio, in alcuni casi “smaltiti” con decapitazione senza anestesia. Anche la temperatura alla quale devono essere tenuti i roditori, per esempio, va mantenuta tra 20 e 24 gradi. Questo perché animali sottoposti a procedure con temperature diverse danno risposte sperimentali diverse. All’università Magna Graecia di Catanzaro d’estate il clima era così caldo e d’inverno così freddo, a causa degli impianti di condizionamento guasti, che si sospettano morie di topi causate delle temperature impervie. In sostanza – si legge tra i brogliacci dell’indagine Grecale – il danno causato dal maltrattamento sugli animali è duplice: da un lato si causa una inutile sofferenza sugli animali, dall’altro si rischia di falsare l’attendibilità di una ricerca perché la cavia sottoposta a stress non risponde in maniera attendibile alla sperimentazione.
La prossima udienza è prevista per il 28 gennaio e, oltre all’esame di Indolfi, è prevista la discussione del pm Saverio Sapia.

Nel procedimento sono coinvolti

Pierino Anastasio,

Domenico Britti,

Giuseppe Caparello,

Maria Caparello,

Cristina Rita Carresi,

Fabio Castagna,

Velia Cassano,

Rita Citraro,

Luciano Conforto,

Nicola Costa,

Carmen De Caro,

Giovambattista De Sarro,

Luca Gallelli,

Ciro Indolfi,

Elzbieta Janda,

Antonio Leo,

Giovanni Lo Prete,

Vincenzo Mollace,

Vincenzo Musolino,

Ernesto Palma,

Anselmo Poerio,

Emilio Russo,

Federica Scarano,

Pierfrancesco Tassone,

Daniele Torella,

Giuseppe Viscomi,

Domenico Voci.

Nel collegio difensivo gli avvocati Gianluca Serravalle, Vittorio Rainieri, Giuseppe Pitaro, Nicola Cantafora, Massimo Scuteri, Aldo Casalinuovo, Antonello Talerico, Arturo Bova, Alessandro Fiorino, Marco Gentile, Valerio Murgano, Luca Procopio, Vincenzo Garzaniti, Giuseppe Vetrano, Antonio Viscomi, Domenico Viscomi, Simone Rizzuto, Francesco Melone, Maria Bonaddio, Salvatore Staiano, Salvatore Savastano, Lorenzo Guarino, Elisabetta Giorgi, Antonella Canino, Nunzio Raimondi, Helenio Cartaginese, Arnaldo Rotella, Andrea Gentile, Antonio Larussa, Filippo Commisso, Vincenzo Belcastro.