L’intervento

Ciclista morto ad Amantea, il sindaco: «Tratto ad alto rischio, l’avevamo detto. E la situazione può peggiorare»

Un anno fa si decise la chiusura della Statale 18 per lavori alla galleria. L’intervento si sarebbe dovuto concludere in questi giorni ma così non è stato e il pericoloso percorso alternativo resta l’unica possibilità. Il primo cittadino sollecita una riunione in Prefettura (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Antonio Clausi
10 giugno 2023
09:32
Nel riquadro Vincenzo Pellegrino
Nel riquadro Vincenzo Pellegrino

La tragedia consumatasi ieri pomeriggio ad Amantea lungo la vecchia Ss18 ha colpito particolarmente la popolazione. La morte di un ciclista di 74 anni investito da un’automobile in transito, Salvatore Di Buono originario di San Lucido, ha scosso anche il sindaco Vincenzo Pellegrino. 

L’impatto è avvenuto lungo la litoranea nel tratto che va da località Tonnara a località Coreca. Si tratta dell’unica strada percorribile in quella zona da nord a sud considerato che la nuova ss18 è interdetta al traffico a causa dei lavori che riguardano la galleria. Interventi che proprio un anno fa di questi tempi innescarono delle frizioni tra il primo cittadino e i dirigenti dell’Anas. Nonostante l’imminente inizio della stagione estiva, le possibilità che venga riaperta sono pressoché nulle. 


Polemiche lunghe nove mesi

I più attenti ricorderanno che fu necessario un vero e proprio tavolo in Prefettura per giungere ad un’intesa tra le parti. Da un lato Anas riteneva non più procrastinabile la chiusura della galleria di Coreca, dall’altro l’amministrazione appena insediata fece le barricate. Oggi come allora la preoccupazione di fondo è la stessa: si rischia di congestionare il traffico di Amantea in primis, ma a ruota anche del tratto centrale della Calabria. 

Alla fine prevalse il buon senso: gli interventi iniziarono a settembre e si salvaguardò il mese di agosto. I tempi di consegna, secondo gli auspici iniziali, non sarebbero andati oltre il 15 giugno 2023: quindi entro la settimana prossima. Il sindaco però è certo che con ogni probabilità non sarà così. «C’è sentore che possano essere spostati a causa di complicazioni inizialmente non preventivate - spiega al nostro network -. È altrettanto chiaro che questa volta la stagione estiva sarà condizionata».

A gennaio, inoltre, esattamente nel tratto interessato dall’incidente mortale ieri pomeriggio, si verificò la frana di un costone. Anche in quel caso Anas e Comune lavorarono alacremente per ripristinare la circolazione ordinaria a margine dell’interdizione di dieci giorni del traffico veicolare.  

 

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Pellegrino: «Serve una riflessione congiunta»

A fotografare lo stato dell’arte è lo stesso Pellegrino. «La situazione mi preoccupa molto perché noi stiamo per avviare un cantiere finalizzato al completamento del muro di contenimento a mare proprio in quel tratto - dice -. Questo comporterà un aggravio ulteriore del traffico e del pericolo derivante dai mezzi pesanti».

Non è la notizia che residenti, vacanzieri e gestori di lidi e strutture alberghiere speravano di ricevere. «Gli operatori economici hanno legittime aspettative - aggiunge ancora Pellegrino -. Qui però c’è da salvaguardare l’incolumità collettiva perché temo che quanto accaduto ieri sia solo l’antipasto di ciò che potrebbe accadere».

Il primo cittadino anticipa quindi la sua mossa. «Mi preme fare un’immediata riflessione con la Prefettura, l’Anas e le forze di polizia - conclude -. Dobbiamo arrivare ad una conclusione che salvaguardi ogni aspetto. Come? Spero che si decida collettivamente le contromisure da adottare a partire dai temi caldi della viabilità e dei parcheggi selvaggi in quel tratto di strada».

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