Il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia, Vittorio Piscitelli, conferma le dimissioni del primario di Ginecologia dell’ospedale cittadino, all’indomani di un nuovo caso che sta scuotendo l’opinione pubblica: la morte di un feto nel grembo di una donna del Mali al quinto mese e mezzo di gravidanza, che lunedì scorso è stata ricoverata dopo un accesso al Pronto soccorso per forti dolori all’addome.
«Sono rimasto sorpreso dalle dimissioni del dottore Vincenzo Mangialavori, mi sono arrivate ieri sera e non me le aspettavo. Non credo però siano legate agli ultimi episodi che si sono verificati allo Jazzolino», ha commentato Piscitelli raggiunto telefonicamente.

Sulla vicenda indaga ora la Procura, dopo che la famiglia della donna ha presentato una formale denuncia ai carabinieri. Un episodio che getta nuove ombre sull’ospedale cittadino dopo quanto accaduto a Martina Piserà, la 32enne di Pizzo al settimo mese di gravidanza, morta all’alba del 4 maggio scorso poco dopo il suo bambino mai nato.

Piscitelli non è a Vibo, ma risponde con disponibilità e senza reticenze, nonostante una pesante cappa sia di nuovo scesa sullo Jazzolino. «Lo ripeto, sono sorpreso dalle dimissioni di Mangialavori, che non sono state motivate in alcun modo nella lettera che ho ricevuto – spiega -. Ho dunque difficoltà a credere che siano legate a quanto accaduto alla paziente del Mali, anche perché, a quello che mi risulta, si è trattato purtroppo di un aborto spontaneo per distacco della placenta come talvolta accade. La paziente è arrivata in ospedale già con una massiccia perdita emorragica. Parlerò con il dottore Mangialavori appena rientro a Vibo».

Le dimissioni del primario accrescono il disorientamento dell’intero reparto di Ginecologia, che da giorni lavora sotto i riflettori dei media e dell’opinione pubblica. Una situazione di grande stress che sta mettendo a dura prova medici e infermieri. Dal canto suo, il primario Mangialavori, contattato telefonicamente, non ha voluto commentare le sue dimissioni.