VIDEO | Gli allievi della struttura affiliata alla facoltà di Scienze dell'educazione dell'Università Pontificia Salesiana accompagnati dai loro docenti sono stati portati alla scoperta del paese
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
C'è un pezzo di Albania piantato nell'entroterra calabrese. Un angolo di Italia che sembra sottratto alla Terra delle Aquile, all'altra parte del mar Ionio. In Arbëria è così: la lingua, i costumi e le tradizioni hanno a che fare con una storia antica, ereditata da gruppi di albanesi che in più ondate, nei secoli scorsi, hanno trasferito nel bel Paese la loro identità culturale.
Per entrare in contatto con il patrimonio della comunità arbëreshë di Caraffa, gli studenti dell'istituto universitario "Pratesi" di Soverato, affiliato alla Facoltà di Scienze dell'educazione dell'Università Pontificia Salesiana, hanno visitato recentemente il piccolo borgo di origine albanese accompagnati dai loro docenti. Un'iniziativa che ha consentito al gruppo di visitatori di conoscere il passato del paese e le peculiarità dell'Arbëria.
Accolti nella piazza principale della comunità dedicata all'eroe albanese Skanderbeg, gli allievi dell'istituto "Pratesi" hanno poi raggiunto il Museo di civiltà contadina di via Goldoni e il Museo della cultura e del costume arbereshe "Giuseppe Gangale". Ad accompagnare i ragazzi alla scoperta del borgo di Caraffa sono stati l'ambasciatrice della nazione albanese nel mondo Cettina Mazzei e il presidente dell'associazione "Progetto Caraffa" Francesco Stirparo.