Il castello di Mirto tornerà ad essere patrimonio della comunità di Crosia

Il maniero sarà il gancio identitario della comunità cosentina, un nuovo spazio di aggregazione e un’area qualificata, autorevole e di rappresentanza. La più importante iniziativa urbanistico-culturale varata dall'amministrazione Russo

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di Redazione
1 agosto 2018
16:11
Il castello di Crosia (CS)
Il castello di Crosia (CS)

Il castello di Mirto, ubicato nel territorio di Crosia (Cs), in realtà non è un vero e proprio castello. Ha sempre avuto la funzione di "masseria", una delle più importanti e strategiche dell'Alto Ionio e conserva tale funzione nel tempo. È un luogo da valorizzare e riqualificare, in quanto fa parte del patrimonio artistico e identitario del Comune di Cosenza. Nella giornata di ieri, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la richiesta proposta dal governo Russo al fine di porre in esercizio il diritto di prelazione sull’acquisto dell’immobile storico, attualmente di proprietà privata. Si è compiuto così il primo passo, atteso da decenni, verso il definitivo passaggio alla comunità del più prestigioso patrimonio architettonico di rilevanza culturale presente nel territorio cosentino.
Il sindaco Antonio Russo, il presidente del Consiglio comunale, Francesco Russo, l’Esecutivo ed il Consiglio comunale, hanno fatto parte della maggioranza durante la seduta assembleare di ieri, la minoranza era invece rappresentata dal consigliere Caterina Urso.

 


«Siamo riusciti a trovare la soluzione – ha detto il primo cittadino nel corso del suo intervento – ad una problematica contorta e intricata di fronte alla quale si erano fermate tutte le precedenti amministrazioni comunali. Da oggi possiamo affermare che i cittadini del comune di Crosia e del centro urbano di Mirto presto potranno fruire di uno degli spazi della memoria del territorio. Il cosiddetto "castello" ritornerà ad essere il gancio identitario della nostra comunità per far crescere e diffondere cultura, per creare nuovi spazi aggregativi e, finalmente, per dare alla città un’area qualificata, autorevole e di rappresentanza per i più importanti eventi pubblici. Questo – ha precisato Russo - è un risultato ottenuto grazie alla solerzia e alla caparbietà dell’Amministrazione comunale e dell’Assessorato all’urbanistica, presieduto da Giovanni Greco, e ci consentirà, una volta acquisito l’immobile, di intercettare nuovi finanziamenti da destinare alla riqualificazione dell’immobile, contestualmente ad altri interventi di messa in sicurezza e bonifica dei costoni perimetrali del Centro storico di Crosia e di restyling di Palazzo de Capua, sempre nel borgo».

Il Castello di Mirto è una struttura semi-fortificata costruita nel 1600 dal Barone Giovan Michele Mandatoriccio, su di una preesistente struttura normanna, per la gestione degli affari legati alla produzione agricola del grande feudo di Crosia. La masseria si espanse e si ampliò con l'aumento degli affari legati alle attività produttive agricole del feudo, in particolare quelle riferite alla produzione dell'olio ed alla raccolta dei cereali. Nell'adeguamento della struttura, all'esigenza di creare un vero e proprio centro di lavoro, raccolta, distribuzione e stoccaggio di prodotti agricoli, al complesso originale si aggiunsero la dimora padronale, la dimora del fattore, le case per il personale di servizio e per i lavoratori stabili, case per i lavoratori stagionali, stalle, rimesse, magazzini ed una sala per gli ordini. La masseria fu anche teatro di tragici eventi legati al martirio degli antiborbonici nel 1799.

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