La mostra nazionale dedicata al celebre scultore vibonese, disponibile fino al 26 ottobre a Palazzo Gagliardi, è promossa dall’associazione socio-culturale “Vibo Valentia città antica - Il salottino” con il patrocinio del Comune
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Sarà la suggestiva cornice di Palazzo Gagliardi, nel cuore antico della città di Vibo Valentia, ad ospitare fino al 26 ottobre la seconda edizione del “Memorial Gregorio Prestia”, mostra nazionale di scultura e concorso artistico dedicato al celebre scultore vibonese. L’evento, promosso dall’associazione socio-culturale “Vibo Valentia città antica - Il salottino”, con il patrocinio del Comune di Vibo Valentia, ha preso il via nei giorni scorsi con una cerimonia di inaugurazione che ha contato sulla presenza del sindaco Enzo Romeo, del presidente dell’associazione Mimmo Grillo, del critico d’arte Gianpiero Menniti e della nuora dello scultore Gregorio Prestia. A condurre la serata è stata Titti Preta. Nel corso del vernissage è spettato al primo cittadino vibonese consegnare un riconoscimento alla carriera al maestro d’arte Reginaldo D’Agostino.
La mostra vede la partecipazione di numerosi scultori provenienti da diverse città, tra cui: Cosimo Allera, Bruno Grillo, Agostino Caracciolo, Vincenzo Idà, Pietro Colloca, Antonio La Gamba, Mariella Costa, Rosario La Seta, Domenico D’Agostino, Pino Morena, Antonino Denami, Domenico Papalia, Giuseppe Famà, Vittorio Pinto, Antonio Fanello, Alberto Polistena, Silvana Fiumara, Amalia Politi, Giuseppe Galati, Pantaleone Rombolà, Tonino Gaudioso. Ad arricchire la cerimonia di inaugurazione sono stati gli allievi dell’Istituto Alberghiero di Vibo Valentia che hanno proposto al pubblico presente un rinfresco da loro curato.
«Siamo riuniti oggi non solo per onorare la memoria di Gregorio Prestia, associando al suo ricordo anche quello di Giuseppe Rito, dunque due grandi artisti calabresi, ma per compiere un atto critico di fondamentale importanza: sottrarre la scultura del Sud Italia all'oblio della marginalità storiografica - ha commentato il critico e curatore d'arte Gianpiero Menniti nel corso dell’evento di inaugurazione -. La scultura, in Calabria, non è mai stata un esercizio estetico sterile; è stata, e lo è tuttora, un atto di resistenza, una tenace affermazione di identità strappata alla precarietà, al terremoto e alla storia complessa di una terra di frontiera. La nostra analisi si concentra sul periodo cruciale a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, un'epoca di rivoluzioni materiali e spirituali. In questo crocevia storico, mentre a Milano e Parigi si assisteva alla dissoluzione della forma, in Calabria due maestri, Prestia a Vibo Valentia e Rito a Catanzaro, lavoravano il bronzo e la pietra non per inseguire le mode, ma per iscrivere la dignità umana e la memoria civica nel tessuto eterno della materia».
Durante il suo intervento, il sindaco Romeo si è soffermato sull'offerta culturale della città e ha parlato della realizzazione per Vibo di un polo di diffusione e attrazione culturale. Il primo cittadino ha evidenziato inoltre l'importanza delle radici e della loro valorizzazione, della forza che il patrimonio architettonico e artistico rivestono per una mutazione della città attraverso il recupero delle vestigia del passato.