“Milleluci” fu un varietà televisivo trasmesso in otto puntate, in onda il sabato alle 20:40 sul Programma Nazionale della Rai, dal 16 marzo all’11 maggio 1974. Questo varietà ha fatto epoca e leggenda. Ideato da Antonello Falqui e Roberto Lerici, con regia di Falqui, fu registrato all'interno del Teatro delle Vittorie a Roma, tempio dei grandi varietà televisivi di tutti i tempi.

Il progetto originario prevedeva la co-conduzione di Mina con Alberto Rabagliati, che aveva già registrato la prima puntata. Tuttavia, la morte improvvisa di Rabagliati costrinse i produttori a una svolta: fu proprio Mina a proporre al regista Falqui di affiancare nel ruolo di co-conduttrice Raffaella Carrà, la quale aveva dato grande prova delle proprie competenze in altri varietà. Primo tra tutti "Io, Agata e tu", e poi "Canzonissima" '70 e '71 insieme a Corrado. Così nacque la coppia televisiva Mina-Carrà, destinata a restare nella storia.

Raffaella Carrà inaugurava lo spettacolo con la vivace sigla di apertura “Din don dan”, cantata e ballata da lei, che nel tempo divenne anche un successo discografico.

Mina chiudeva ogni puntata con “Non gioco più”, interpretata in una suggestiva versione “femme fatale” accompagnata dall'armonicista jazz Toots Thielemans . Questo sigillo musicale venne anche vissuto come il suo addio definitivo alla televisione. Dopo "Milleluci", infatti, non andranno in onda altri varietà condotti da Mina.

Ogni puntata celebrava un diverso genere di spettacolo, animato da ospiti eccellenti, veri simboli del panorama artistico italiano.


Raffaella Carrà ammise, anni dopo, che l’impegno richiesto per condurre lo show le era sembrato equivalente a realizzare otto film in poche settimane. All'interno del varietà di Milleluci erano previste numerosissime esibizioni musicali e tanti balletti, che richiedevano ore ed ore di prove.

Mina, con “Non gioco più”, fece capire che stava per chiudere un’epoca televisiva: il brano divenne simbolo del suo ritiro, che si concluse definitivamente nel 1978 .

Il varietà è oggi considerato un capolavoro del genere, al pari di “Canzonissima”, “Studio Uno” e “Fantastico” .

È stata una trasmissione talmente importante che, dal 2011, esiste un festival Milleluci a Bellaria-Igea Marina o Rimini, con la partecipazione ricorrente di Raffaella Carrà .


Milleluci non fu solo un varietà: fu l’ultimo grande spettacolo televisivo di Mina e l’affermazione definitiva in tv della carrambesca Raffaella Carrà. La forza dello show stava non solo nei temi tematici e negli ospiti spettacolari, ma anche nella chimica e carisma delle due conduttrici.

Un programma che, nella sua eleganza in bianco e nero e nell’approccio raffinato, rimane ancora oggi un “diva-varietà” senza tempo.