Nel suggestivo cortile del Palazzo dei Principi Spinelli si è tenuta ieri una nuova tappa di Visioni d'Autore – Scalea Cultura, la rassegna letteraria promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Scalea.

Protagonista della serata il romanzo “La grande sete” di Erica Cassano, un'opera intensa e profonda che ha saputo emozionare e coinvolgere il pubblico presente. È stata una serata sentita e partecipata, che ha confermato ancora una volta quanto questi appuntamenti culturali siano capaci di creare dialogo, riflessione e condivisione autentica.

I relatori

A moderare l'incontro è stata Maria Cristina Saullo, giornalista, nonché amica e figura professionale di grande valore, che con sensibilità ha guidato la conversazione con l'autrice. Alla serata ha partecipato anche la giornalista e docente Emilia Manco, che ha arricchito l'evento con interventi lucidi e appassionati. «Due donne che stimolano profondamente e che ringrazio per la loro presenza e il loro contributo», ha affermato l’assessore Annalisa Alfano.

Ha portato i saluti istituzionali il vicesindaco Raffaele D'Anna, che ha espresso il pieno sostegno dell'Amministrazione comunale alle iniziative culturali in corso, sottolineando l'importanza di continuare a investire nella promozione della cultura come strumento di crescita e coesione per la comunità.

«Un sentito ringraziamento – continua l’assessore alla Cultura - va anche a Salvatore Licursi, presidente della Pro Loco di Scalea, che con grande spirito di collaborazione sta affiancando l'organizzazione della rassegna culturale, contribuendo al suo successo».

Un'opera commovente

«Personalmente - ha aggiunto -, "La grande sete" mi ha toccato nel profondo. Ho ritrovato in quelle pagine emozioni e frammenti di vita che sento miei. È sempre una grande gratificazione vedere il pubblico coinvolto, attento, partecipe: segno che stiamo seminando bene e che la cultura, quando è autentica, riesce ad arrivare al cuore delle persone. Proseguiremo con determinazione questo cammino, certi - concludiamo - che Scalea merita una proposta culturale viva, inclusiva e di qualità».