La Calabria avrà due campus formativi integrati regionali a carattere tecnologico e professionale. Avranno sede negli istituti tecnici di Vibo Valentia e Rossano, che hanno partecipato con successo all’avviso pubblico nazionale del 3 giugno scorso, risultando tra i primi 5 istituti in graduatoria tra quelli che avranno accesso ai fondi. Ad ogni istituto andranno 750mila euro per la realizzazione di campus formativi integrati e laboratoriali tecnologicamente avanzati, nell’ambito delle professioni digitali del futuro.
Il bando, pubblicato dal ministero dell’Istruzione nell’ambito del programma nazionale che promuove i progetti di partenariato tra mondo della scuola e mondo produttivo, ha visto emergere 54 scuole, per un investimento complessivo di 40 milioni e 492mila euro. Il 57,4% della somma è andato alle scuole del Centro-Nord, il 42,6% alle scuole del Sud e delle Isole, tra cui, appunto, le due calabresi.
Nato nel 2013 l’ITG ITI e ITE di Vibo offre indirizzi di studio in agraria, agroalimentare ed agroindustria; costruzioni, ambiente e territorio; chimica, materiali e biotecnologie; grafica e comunicazione; informatica e telecomunicazioni; elettronica ed elettrotecnica; meccanica e meccatronica. Alla scuola è annessa una azienda agraria. L’istituto ha ottenuto fondi Pnrr per un progetto di didattica aumentata per la ricerca e lo sviluppo di applicazioni in realtà virtuale per l’insegnamento a studenti con disabilità.
L’ITAS-ITC di Rossano, nato come istituto scolastico femminile privato nel 1959 e divenuto statale nel 1966, offre indirizzi di studio amministrazione, finanza, e marketing; sistemi informativi aziendali; turismo sportivo; servizi per la sanità e l'assistenza sociale; arti ausiliarie delle professioni sanitarie: ottico ed odontotecnico; sistema moda. Vi è annesso il Liceo delle Scienze umane ad indirizzo economico-sociale.
«Con i campus formativi - ha detto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara - costruiamo un percorso che in collaborazione con le Fondazioni ITS Academy unisce scuola, ricerca e impresa per una formazione sempre più vicina alle esigenze degli studenti e del Paese. L’iniziativa rappresenta un tassello fondamentale per il potenziamento della filiera tecnologico-professionale (4+2) e per la costruzione di esperienze didattiche e formative verticali».
Si punta sul partenariato con università ed imprese anche con l’obiettivo di rimodulare l’offerta di lavoro regionale sulla base della domanda di profili specifici ricercati dalle aziende. Posizioni che più interessano alle imprese ma che sempre più spesso restano scoperte per mancanza di personale specializzato.