Doccia fredda

Rigassificatore a Gioia Tauro, il ministro Cingolani gela Occhiuto che però insiste: «Per noi è strategico»

Secondo l'esponente del governo Draghi sarebbero due le opzioni localizzative in campo, Piombino e Ravenna, ma il presidente precisa che l'interlocuzione con Roma è ancora aperta

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di Agostino Pantano
11 maggio 2022
14:32

«Il rigassificatore lo piazzeremo nel posto che ci permetterà di fare più in fretta: si è parlato dell’area di Piombino e di quella di Ravenna». L’ha detto a Vicenza il ministro della Transizione ecologica, il tecnico dei 5Setelle Roberto Cingolani, che sul dove e sul quando – rendere l’Italia più autonoma possibile dal gas russo – è sembrato bocciare la scelta localizzativa di Gioia Tauro. Il vecchio progetto calabrese, però, il presidente Occhiuto lo continua a considerare «strategico per la Regione» e, ancora ieri, parlando a margine di una riunione con i sindaci della Piana di Gioia Tauro – convocati per il termovalorizzatore dei rifiuti – ha continuato a dire di avere «una interlocuzione con il governo» sul tema.

Indifferente alla doccia fredda arrivata da Roma, quindi, il presidente può essere che – consapevole che i tempi per l’impianto di Gioia Tauro sarebbero lunghissimi, mentre il ministro ha indicato la primavera prossima per l’entrata in esercizio del sito da scegliere – voglia tenere viva l’attenzione sull’opzione calabrese, che potrebbe essere preferita anche al di là dell’emergenza propiziata dalla guerra. Certo è che sull’impiantistica nella Piana, col doppio sì al raddoppio del termovalorizzatore e al rigassificatore, Occhiuto si sta giocando una grossa partita anche politica, ma, mentre sulla prima questione può comunicare ai sindaci l’intenzione di non indietreggiare rispetto al contestato raddoppio, nell’altro caso pochi effetti ottimistici sembra poter registrare per il momento sull'asse Roma-Catanzaro.


Anzi, in queste ore l’ex capogruppo di Forza Italia alla Camera deve fare i conti con un fronte della protesta che si va radicalizzando e diversificando, dopo la manifestazione di sabato scorso e l’incontro con i sindaci, e nel municipio di Cinquefrondi è stata convocata, per giovedì pomeriggio, una riunione delle associazioni e dei gruppi politici che fanno capo a Luigi De Magistris – mobilitati intorno al doppio No - mentre il comitato comprensoriale formatosi su impulso dell’amministrazione comunale gioiese con esclusivo riferimento al raddoppio del termovalorizzatore dovrebbe riunirsi non prima di mercoledì prossimo.

Giornalista
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