Dopo la tappa vibonese e prima di approdare a Crotone, due giorni catanzarese per la nona edizione di Mirabilia, l'incontro tra aziende e buyers del turismo e dell'enogastronomia.

Oltre 200 espositori da tutta Italia e 100 buyers da diversi Paesi del mondo, con vetrina privilegiata ovviamente per le aziende locali.
Nella capiente struttura Ente Fiera Giovanni Colosimo di Catanzaro, nel quartiere marino, IX edizione di Mirabilia a cui si è abbinata la XIII Borsa del Turismo culturale.

«Questa fiera – ha detto la presidente Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) Loretta Credaro – manifesta appunto il clou di queste nostre iniziative che sono sia di natura culturale che economica e soprattutto di inquadramento per quanto riguarda un mondo che solo Isnart in Italia sta esplorando e sta sviluppando. Il settore eno-gastronomico deve diventare uno dei driver del motore dell'economia di questo territorio, questo territorio ha bisogno di cambiare la narrazione». 

La disponibilità di questa struttura è stata fondamentale, quali sono invece gli obiettivi numerici che l'economia calabrese si pone?

«Tanti – ci ha risposto il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Pietro Falbo – intanto noi siamo molto concentrati sull'internazionalizzazione, vorrei ricordare che negli ultimi 5 anni l'export calabrese è cresciuto di 2 punti percentuali l'anno, da 470 milioni di euro di 5 anni fa siamo quasi a un miliardo di euro e il 54% dell'export calabrese è fatto di agroalimentare». 

«Oggi facciamo tutti un grande balzo in avanti – ha aggiunto il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita –  perché questa fiera di carattere internazionale porta la città a diventare il capoluogo reale ed effettivo anche del comparto fieristico nella nostra regione e ci apre grandi prospettive. Posso già annunciare che a dicembre si terrà un altro altrettanto importante, se non ancora di più».

Mirabilia può essere anche l'occasione giusta per individuare e magari superare i tanti punti critici che zavorrano lo sviluppo del territorio.

«Tante volte abbiamo cercato di organizzare dei gruppi destinazione Calabria – dice con un sorriso amaro Salih Sezgin, buyer ad Oslo (Norvegia) –  però purtroppo la cosa che ci impedisce un po' di realizzare questi gruppi sono soprattutto i voli. È handicap più grande è questo, perché chi va in vacanza non vuole trascorrere e peggio perdere un giorno intero tra gli scali europei».