Scoppia a Crotone il caso della vertenza Konecta che svolge attività di dematerializzazione delle cartelle sanitarie, nata a seguito della chiusura di Abramo CC e l’impegno del governo regionale a garantire i lavoratori tramite questo servizio. Il modo di operare dell’azienda, secondo i dipendenti e il segretario Confial Fabio Tomaino, solleva interrogativi sulla garanzia che la stessa aveva assunto nei confronti dei lavoratori e sull’impegno garantito dal governo regionale.

Il progetto, avviato con un accordo firmato nel dicembre scorso presso il Ministero del Lavoro, prevede la digitalizzazione di oltre un milione di cartelle cliniche e il reimpiego di circa 700 ex dipendenti di Abramo Customer Care. L’obiettivo iniziale è stato sempre quello di garantire la continuità occupazionale e sostenere la modernizzazione dei servizi sanitari regionali.

Le attività del progetto però, fa sapere Konecta, resteranno sospese almeno fino al 24 agosto. A comunicarlo sono state nelle scorse ore le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Telecomunicazioni, al termine di un incontro con la direzione aziendale. Il blocco è dovuto alla mancata consegna delle cartelle cliniche da parte delle Asp e delle Aziende ospedaliere calabresi, materiale indispensabile per avviare la fase operativa del progetto.

Alla luce della nuova sospensione, le segreterie sindacali hanno inviato una nota alla Regione Calabria, indirizzata al presidente Roberto Occhiuto e all’assessore al Lavoro Giovanni Calabrese, per richiedere la convocazione urgente di un tavolo di confronto tra istituzioni, azienda e parti sociali. L’obiettivo è affrontare le criticità riscontrate e individuare soluzioni per ripristinare l’operatività del progetto.

Intanto, nella mattinata di ieri, si è svolto un sit-in dei lavoratori davanti alla sede della Provincia di Crotone per manifestare il loro disagio sul futuro occupazionale e chiedere l’immediata ripresa delle attività. Nel pomeriggio poi una delegazione di lavoratori accompagnata dal segretario della Confial Crotone ha incontrato il presidente della Provincia, Sergio Ferrari, per chiedere di interloquire con Occhiuto per risolvere la situazione. Ferrari ha assunto l’impegno e riferito che Regione e Konecta si incontreranno nei prossimi giorni per trovare soluzioni a questa anomala situazione che vede dipendenti pagati ma costretti a non poter lavorare per mancanza di materiale da digitalizzare. «Noi vogliamo lavorare, non stare seduti a guardare il vuoto», ribadisce durante gli incontri qualche dipendente.

Critico soprattutto il sindacato Confial che ha guidato il sit-in di protesta con i lavoratori. Il segretario Fabio Tomaino ha ricordato che già lo scorso 24 luglio era stata inviata una richiesta ufficiale alla Regione per l’attivazione di un tavolo tecnico, denunciando carenze organizzative, inadeguatezza della sede di lavoro e soprattutto l’assenza di materiale da digitalizzare.