Un’aula che diventa presidio di libertà, un corso universitario che si trasforma in laboratorio di cittadinanza attiva. È la sfida lanciata quindici anni fa dal professore Giancarlo Costabile con il progetto Pedagogia dell’Antimafia, che riparte oggi all’Università della Calabria con un nuovo ciclo di lezioni. Una proposta unica nel panorama nazionale, nata come percorso seminariale il 23 maggio 2011 e poi divenuta disciplina accademica a pieno titolo nel corso di Scienze dell’Educazione. In quindici anni, senza alcun finanziamento pubblico, il progetto ha prodotto numeri impressionanti: 180 seminari in presenza, 35 online, 50 iniziative nelle scuole della regione, 40 laboratori sul campo in contesti difficili come Scampia, Palermo, la Locride e la Piana di Gioia Tauro. Oltre 5.000 studenti coinvolti, 1.500 giovani formati nei laboratori di pedagogia critica, più di 300 relatori ospitati tra magistrati, giornalisti, imprenditori, vescovi e sacerdoti impegnati contro le mafie. L’obiettivo è chiaro: costruire un linguaggio nuovo, emancipato dalle logiche della sudditanza e dai rituali clientelari che pervadono il tessuto sociale ed economico calabrese. Pedagogia dell’Antimafia non è semplice trasmissione di nozioni, ma metodo educativo che intreccia testimonianze e esperienze concrete, per generare negli studenti un lessico ribelle fondato sulla giustizia sociale e sulla dignità umana. Una grammatica della libertà che intende sradicare la narrazione della rassegnazione e sostituirla con l’idea di riscatto possibile.

Di questo e molto altro si parlerà oggi in Dentro la Notizia, in onda alle 13 sul canale 11 del digitale terrestre e in streaming su LaC Play. Alla conduzione Pier Paolo Cambareri, con Mariassunta Veneziano inviata in esterna dall’Unical.

Ospite il professore Giancarlo Costabile, fondatore del corso, mentre in collegamento interverrà Giuseppe Borrello, referente di Libera Calabria, per riflettere sul ruolo della formazione e delle reti associative nella costruzione di un futuro libero dalle mafie. Un appuntamento che unisce informazione e impegno civile, per raccontare come dall’università possa nascere un progetto di cambiamento che riguarda l’intera società calabrese.