Il presidente americano inoltre minaccia ulteriori dazi del 10% ai Paesi Brics riuniti al vertice a Rio de Janeiro, tra cui Russia, Cina, Brasile e India
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump invia le prime lettere sui dazi e sugli accordi commerciali, prima della scadenza della tregua commerciale valida fino a mercoledì 9, annunciando tariffe in arrivo per Giappone e Corea del Sud.
Sul social Truth Donald Trump pubblica due missive per comunicare che a partire dal primo agosto imporrà dazi del 25% sulle importazioni da Giappone e Corea del Sud. I documenti sono indirizzati al premier del Giappone, Shigeru Ishiba, e al presidente sudcoreano, Lee Jea-myung.
Le lettere a Tokyo e Seul fanno seguito al post che ha anticipato i provvedimenti: «Sono lieto di annunciare che le lettere e/o gli accordi tariffari degli Stati Uniti con vari Paesi del mondo verranno consegnati a partire dalle 12 di lunedì 7 luglio», le 18 in Italia.
Trump, inoltre, minaccia ulteriori dazi del 10% ai Paesi Brics riuniti al vertice a Rio de Janeiro, tra cui Russia, Cina, Brasile e India. «Qualsiasi Paese che si allinei alle politiche antiamericane dei Brics verrà soggetto a un'ulteriore tariffa del 10%. Non ci saranno eccezioni a questa politica», le parole del presidente americano.
Bessent: «Saranno giorni impegnativi»
«Avremo diversi annunci nelle prossime 48 ore» ha dichiarato il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, a proposito dei negoziati sui dazi in corso tra gli Stati Uniti e alcuni Paesi, inclusa l'Unione Europea. «Saranno un paio di giorni impegnativi», ha spiegato Bessent in un'intervista alla Cnbc, sottolineando che «ciò che preoccupa il presidente Trump è la qualità degli accordi, non la quantità».
Pechino: «Nelle guerre commerciali non ci sono vincitori»
E da Pechino arriva la rassicurazione che i Brics non cercano lo scontro commerciale. «Per quanto riguarda l'imposizione dei dazi, la Cina ha costantemente ribadito la sua posizione secondo cui nelle guerre commerciali e tariffarie non ci sono vincitori e il protezionismo non è una via d'uscita», ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri, Mao Ning. I Brics - ha continuato - sono «un'importante piattaforma per la cooperazione tra mercati emergenti e paesi in via di sviluppo». Si tratta, ha proseguito, di un raggruppamento di stati che «promuove apertura, inclusività e cooperazione reciprocamente vantaggiosa e non promuove scontri tra fazioni né prende di mira alcun Paese».
Ue: «Contatti con Usa continuano»
L'Ue prosegue i negoziati per raggiungere un accordo commerciale che eviti l'imposizione dei dazi minacciati dal presidente Usa. «Continuiamo a lavorare verso la scadenza del 9 luglio, e in questo senso, i contatti a livello politico e tecnico tra Ue e Stati Uniti continuano», afferma un portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa, aggiungendo che allo stato attuale «non sono previsti incontri di persona» tra rappresentanti Ue e Usa.