Ridotta in fin di vita la figlia 16enne. L’uomo, dopo l’interrogatorio, è stato trasferito nel carcere di Campobasso
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Elisabetta Polcino e il marito Salvatore Ocone - foto social
Ha ammesso tutto Salvatore Ocone, l'uomo accusato di aver ucciso la moglie Elisabetta Polcino e il figlio di 15 anni e di aver ridotto in fin di vita la figlia 16enne nel Beneventano.
L'uomo ha ammesso le sue responsabilità durante l'interrogatorio della notte scorsa con il procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò, nella caserma dei carabinieri di Campobasso, dove era stato portato dopo essere stato fermato nelle campagne di Ferrazzano. Al termine dell'interrogatorio, durato circa un'ora e mezza, Ocone è stato trasferito nel carcere di Campobasso con l'accusa di duplice omicidio aggravato, tentato omicidio e sequestro di persona.