Il dramma

Il bimbo morto per una challenge, chi sono gli youtuber a caccia di click che hanno travolto l’auto con il piccolo

I ragazzi hanno creato un canale da 600mila iscritti. Ieri avevano lanciato l'ultima sfida: guidare senza fermarsi mai per 50 ore consecutive. Ecco cosa dicevano in quelle ore su Instagram

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di Alessia Principe
15 giugno 2023
11:38

Un canale YouTube da 600mila iscritti, tondi tondi, 118 video caricati, quasi tutti challenge, e poi loro, The BorderLine, cinque ventenni con la passione per le auto e i follower, partiti da Casal Palocco col sogno di sfondare. L'ultima sfida è di pochi giorni fa "24 ore su una mini zattera", dice il titolo. Ma ce n'è un'altra, datata un anno addietro, molto simile a quella che ha condotto alla tragedia che si è consumata ieri a Roma quando lo schianto tra una Smart e un Suv Lamborghini, su cui viaggiavano gli influencer, ha provocato la morte del piccolo Manuel, di soli 5 anni.

«Che cos'è? Una Lamboboborghini – si bullava uno dei quattro prima di partire per la sfida, carezzando il macchinone preso a nolo –.  Mi sembra di cavalcare un drago. Daje, sono il protagonista di Fast and Furious 27». Poi quella frase che oggi rimbomba come un prenunzio: «Ma questo con la Smart che sta facendo? Abbello, la macchina tua costa 300 euro usata al Conad, la mia costa un miliardo. Vale quanto Amazon». 


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Sul loro canale così si descrivevano i ragazzi, che dal quartiere sognavano il successo: «Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi! Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento:) Ogni singolo euro guadagnato su YouTube verrà speso per portare video ASSURDI e UNICI. Obbiettivo finale? Regalare a qualcuno di voi 1.000.000 Euro (Probabilmente non accadrà mai, ma è il nostro obbiettivo)».

Su Instagram oggi il profilo è blindato. Si vedono soltanto i quasi 85mila follower che fino ad oggi hanno seguito le loro incursioni, il resto è schermato da una privacy necessaria per evitare ai ragazzi l'onda di shitstorm provocata dal dolore per una morte terribile. Anche perché su quel social erano ancora visibili i video dei quattro (per qualcuno cinque) alla guida del Suv di lusso, che dopo ore e ore alla guida, alternandosi al volante, lamentavano nelle Storie IG la stanchezza per una prova che diventava sempre più sfiancante. Tanto che a un certo punto, pare che la vettura sia finita in contromano schiantandosi contro la Smart guidata da una mamma che aveva a bordo i suoi due figlioletti, appena presi dall'asilo, una piccola di tre anni e Manuel, di cinque. Le prime parole della donna ai soccorritori sono stati per i bimbi feriti, mentre il padre dei bambini, giunto sul posto, si sarebbe avventato contro i giovani accecato dall'ira.

«Salve, il trauma che sto provando è indescrivibile - ha scritto ieri uno del gruppo sul proprio profilo Instagram - ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima». Oggi è il giorno della rabbia e del dolore per una bravata che doveva essere una scommessa ed è diventata una tragedia.

Giornalista
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