Era stato nominato comandante delle forze armate supreme dopo la morte del suo predecessore, Alaa Ali Rashid. L’Idf ha riferito di aver condotto un’operazione mirata sulla capitale dell’Iran
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Secondo quanto riferito dall’Idf (Forze di Difesa Israeliane), nella notte l’Aeronautica militare israeliana ha condotto un’operazione mirata a Teheran, grazie a informazioni dettagliate fornite dalla direzione dell’intelligence militare. L’attacco ha avuto come obiettivo un centro di comando operativo situato nel cuore della capitale iraniana, dove è stato ucciso Ali Shadmani, capo di Stato maggiore in tempo di guerra. Shadmani era considerato il massimo responsabile militare dell’Iran, oltre che stretto collaboratore della Guida Suprema, Ali Khamenei.
La nota dell’Idf precisa che Shadmani aveva un ruolo chiave all’interno delle forze armate iraniane, dirigendo sia il corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica (IRGC) sia l’esercito regolare. Inoltre, dopo la morte del suo predecessore, Alaa Ali Rashid, avvenuta nel primo attacco dell’Operazione "Rising Lion", era stato nominato comandante supremo delle forze armate in guerra.
In risposta, il generale Kioumars Heidari, a capo delle forze terrestri iraniane, ha dichiarato alla televisione di Stato che, nella stessa notte, diversi droni d’attacco iraniani, dotati di alta precisione e potere distruttivo, hanno colpito bersagli strategici nelle città israeliane di Tel Aviv e Haifa, nel nord del Paese.