Due anni dopo l’attacco di Hamas al Nova Festival, il Paese commemora le 1.250 vittime. Cerimonie in tutto il Paese mentre proseguono al Cairo i colloqui di pace. Parla anche Mattarella: «L’orrore per la violenza delle armi non attenua il dolore per i crimini di quel giorno»
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Oggi gli israeliani commemorano il secondo anniversario dell'attacco del 7 ottobre al Nova Festival, nel deserto del Negev, da parte di miliziani palestinesi, dove furono uccise 1.250 persone e ne furono rapite circa 250.
Le famiglie delle vittime si recheranno sul luogo in cui è avvenuto l'attacco e osserveranno un minuto di silenzio, secondo quanto riporta la Afp.
Mentre i negoziatori di Israele e Hamas si incontrano in Egitto per discutere di un possibile accordo di pace a Gaza, gli israeliani si riuniranno in diverse località del Paese per ricordare il giorno dell'attacco.
«Il 7 ottobre del 2023 rimane e rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia: un vile attacco terroristico che avvenne contro inermi cittadini israeliani, recando grave danno alla causa della pace e della reciproca sicurezza in Palestina. Una ferita che ha colpito ogni popolo», afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«L'orrore e la condanna, pubblicamente e ripetutamente espressa, per la violenza crudele e inaccettabile delle armi di Israele - che fa pagare alla popolazione di Gaza un intollerabile prezzo di morte, fame e disperazione, cui è indispensabile porre fine, con la necessità che Israele applichi con pienezza le norme del diritto internazionale umanitario - non attenua orrore e condanna per la raccapricciante ed efferata violenza consumata quel giorno da Hamas», prosegue il capo dello Stato che avverte: «Quanto avviene a Gaza e i diversi sentimenti che suscita non possono confluire in quello ignobile dell'antisemitismo che, particolarmente nel secolo scorso, ha toccato punte di mostruosa atrocità, e che oggi appare talvolta riaffiorare, fondandosi sull'imbecillità e diffondendo odio».
«Sono trascorsi due anni dall'ignominia del massacro compiuto dai terroristi di Hamas contro migliaia di civili inermi e innocenti israeliani, donne e bambini compresi. Crimini indicibili che fanno del 7 ottobre una delle pagine più buie della storia", afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione. "Oggi - aggiunge - rinnoviamo la vicinanza ai famigliari delle vittime e torniamo a chiedere la liberazione degli ostaggi, che ancora oggi attendono di tornare a casa dopo due anni di prigionia, vessazioni, sofferenze».
«La violenza di Hamas ha scatenato una crisi senza precedenti in Medio Oriente. La reazione militare di Israele è andata oltre ogni principio di proporzionalità, e sta mietendo troppe vittime innocenti tra la popolazione civile di Gaza», prosegue Meloni che appoggia il piano di pace di Trump: «Abbiamo tutti il dovere di fare quanto è nelle nostre possibilità affinché questa preziosa e fragile occasione abbia successo».
«L'Italia - aggiunge - non ha mai fatto mancare il suo contributo in questa direzione, e continuerà a fare la propria parte».