Regno Unito, Canada e Australia riconoscono la Palestina e anche il Portogallo si appresta a farlo, alla vigilia della settimana di Alto livello dell'Assemblea generale dell'Onu.

«Oggi, per ravvivare la speranza di pace tra palestinesi e israeliani e di una soluzione a due Stati, il Regno Unito riconosce formalmente lo Stato di Palestina», ha annunciato il premier britannico Keir Starmer su X.

Ad anticiparlo di poche ore è stato il Canada che «offre la sua collaborazione per costruire la promessa di un futuro pacifico sia per lo Stato di Palestina che per lo Stato di Israele», ha affermato il primo ministro Mark Carney, come riporta Sky News. Il Canada è stata la prima nazione del G7 a riconoscere ufficialmente la Palestina.

Stessa scelta per l'Australia ha riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina. In una dichiarazione, il primo ministro Anthony Albanese, ripreso da Sky News, ha affermato che la mossa rientra in uno «sforzo internazionale coordinato» con Canada e Regno Unito.

In un breve comunicato anche il ministero degli Esteri portoghese ha annunciato che il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte del Portogallo avverrà oggi a New York alle 15:15 (le 21,15 in Italia). La cerimonia si svolgerà nella sede della rappresentanza permanente del Portogallo presso le Nazioni unite.

I falchi del governo israeliano hanno subito risposto a muso duro al riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Regno Unito, Canada e Australia. Itamar Ben Gvir ha bollato tale iniziativa «come ricompensa per gli assassini» di Hamas ed ha annunciato di voler «presentare una proposta alla prossima riunione del governo per l'immediata applicazione della sovranità israeliana» anche sulla Cisgiordania. Gli ha fatto eco il collega Miki Zohar: l'unica risposta dovrebbe essere «l'applicazione della sovranità israeliana in Giudea, Samaria e Valle del Giordano». Lo riporta Haaretz

Anche il premier israeliano Benyamin Netanyahu è intervenuto affermando che «uno Stato palestinese metterebbe in pericolo l'esistenza di Israele» e ha promesso di «combattere gli appelli alla creazione di uno Stato palestinese davanti all'Onu».

«All'Onu - ha detto Netanyahu nella riunione settimanale del governo che parlerà venerdì davanti all'Assemblea generale - presenterò la verità. Questa è la verità di Israele, ma è anche la verità oggettiva della nostra giusta lotta contro le forze del male e della nostra visione di una vera pace: la pace attraverso la forza».

«Dovremo anche combattere all'Onu e in tutte le altre arene contro la falsa propaganda rivolta a noi e contro gli appelli alla creazione di uno Stato palestinese, che metterebbero in pericolo la nostra esistenza e costituirebbero una ricompensa assurda per il terrore», continua, ripetendo, riporta il Times of Israel, le precedenti dichiarazioni secondo cui le nazioni che riconoscono uno Stato palestinese all'Assemblea generale stanno ricompensando gli atti terroristici di Hamas contro Israele.

Sul fronte opposto il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen. «Sua Eccellenza ha elogiato il riconoscimento da parte del Regno Unito dello Stato indipendente di Palestina, affermando che costituisce un passo importante e necessario verso il raggiungimento di una pace giusta e duratura, in conformità con la legittimità internazionale», afferma l'ufficio di Abu Mazen in una nota, come riportano i media israeliani.