Orrore in Svizzera: modella strangolata, fatta a pezzi e messa nel frullatore. Il marito confessa: «È stata legittima difesa»
L'uomo si è visto respingere la richiesta di rilascio dalla Corte Federale di Rosanna. Per gli investigatori ci sarebbero chiari segnali di «disturbo mentale»
Strangolata, fatta a pezzi e messa nel frullatore con una soluzione chimica per far sparire il corpo. Sono i dettagli del delitto della modella e reginetta di bellezza, Kristina Joksimovic, 38 anni, emersi dai media locali, a proposito dell'omicidio del febbraio scorso nella sua casa di Binningen vicino a Basilea in Svizzera. A confessare di averla uccisa è stato il marito. Il 41enne ha detto di averlo fatto per "legittima difesa", dopo che lei lo aveva minacciato con un coltello. L'uomo oggi si è visto respingere la richiesta di rilascio dalla Corte Federale di Rosanna. Per gli investigatori ci sarebbero chiari segnali di "disturbo mentale" nel killer.
Dal rapporto dell'autopsia il corpo della donna sarebbe stato smembrato con un seghetto, un coltello e delle cesoie da giardino. I media locali hanno riferito che le parti del corpo sono state, poi, tritate con un frullatore e sciolte in una soluzione chimica. La coppia era sposata dal 2017, ma la loro relazione secondo gli amici era in crisi da mesi.