La Legge di Bilancio 2026 mostra effetti differenziati: ci sono soggetti che beneficiano di tagli e incentivi, altri che ne subiscono le conseguenze. Dall’Irpef ridotta per i dipendenti agli aiuti alle imprese, passando per la stangata su banche, assicurazioni, automobilisti e fumatori, la manovra crea scenari variegati.

I vincitori: dipendenti, imprese e famiglie

Sconto Irpef e contratti
I dipendenti beneficiano di un taglio Irpef fino a 50mila euro e di una tassazione agevolata sugli incrementi contrattuali: la seconda aliquota scende dal 35 al 33%, mentre sui premi di risultato fino a 5 mila euro l’imposta sostitutiva scende all’1%. Sale da 8 a 10 euro la soglia esentasse dei buoni pasto.

Incentivi per le imprese
L’iper-ammortamento per beni strumentali è esteso fino al 30 settembre 2028, con maggiorazioni fino al 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Risorse aggiuntive arrivano dal credito d’imposta Transizione 5.0 (1,3 miliardi) e Zes (532,64 milioni), mentre la Nuova Sabatini è rifinanziata. Saltano invece le agevolazioni green.

Aiuti per famiglie e scuola
Bonus libri per le scuole superiori e contributi per le paritarie fino a 1.500 euro per studente con Isee fino a 30 mila euro. Arriva la Carta Valore Cultura per i neo-diplomati, mentre le paritarie possono beneficiare di esenzioni Imu.

Cartelle e sanzioni
I debiti fiscali maturati tra il 2000 e il 2023 possono essere estinti con la Rottamazione quinquies, rateizzabile su 9 anni in 54 rate bimestrali, garantendo un mini-calo delle sanzioni.

Né vincitori né vinti: pensioni e proprietari immobiliari

Bonus edilizi e immobili
Il bonus ristrutturazioni resta al 50% per la prima casa, al 36% per le altre, con proroga di Sismabonus e bonus mobili fino a 5mila euro. La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% per il primo immobile e sale al 26% dal secondo.

Pensioni e Opzione Donna
Salta la possibilità di cumulare rendita previdenziale e pensione anticipata. Ridotte le risorse per lavoratori precoci e usuranti, nessuna proroga per Opzione Donna, con adeguamento all’inflazione solo per le pensioni più basse.

I vinti: banche, assicurazioni, automobilisti e fumatori

Banche e aumenti fiscali
Le banche pagano l’Irap maggiorata di due punti, con riduzione della deducibilità sulle perdite pregresse (dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027), per un totale di circa 600 milioni in due anni.

Assicurazioni e polizze Rc auto
Aumento Irap di due punti percentuali, incremento al 12,5% dell’aliquota sulla polizza Rc auto e pagamento di ulteriori 1,3 miliardi come acconto sui contributi dovuti.

Automobilisti e fumatori
Accise sui carburanti aumentano
portando 552 milioni nelle casse dello Stato, a cui si aggiungono 213 milioni dal rincaro dei tabacchi.