In occasione del Festival il borgo si trasformerà in un teatro diffuso fatto di musica, dibattiti, percorsi del gusto e riflessioni sul nostro tempo
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Il 16 e 17 agosto 2025 torna a Tiriolo (Catanzaro) “Bacchanalia, 2200 anni dopo”, il festival dedicato al dio del vino che da undici anni anima il cuore dell’estate calabrese con un format unico, capace di unire cultura, convivialità e consapevolezza.
Anche quest’anno, il suggestivo borgo situato nell’istmo più stretto d’Italia – da cui è possibile scorgere entrambi i mari, Ionio e Tirreno – si trasformerà in un teatro diffuso fatto di musica, dibattiti, percorsi del gusto e riflessioni sul nostro tempo. I dettagli sono contenuti in una nota stampa.
Le novità dell’edizione 2025
Tra i protagonisti dell’XI edizione, lo chef Simone Paonessa, tiriolese doc e giovane talento della cucina calabrese. Dopo gli studi all’Istituto Alberghiero di Soverato e le prime esperienze ai Fratelli La Bufala, la svolta arriva accanto allo chef Claudio Villella, con cui approfondisce tecnica e visione. Il percorso continua poi con gli chef stellati Antonio e Luca Abbruzzino, lavorando in tutte le loro realtà: dal ristorante “Brezza” alla “Tenuta delle Grazie”. A Bacchanalia 2025 guiderà un’offerta gastronomica che coniuga territorio, ricerca e passione, affiancato da due ristoratori locali lungo il percorso enogastronomico che attraversa il centro storico di Tiriolo.
Un’altra importante novità è la partnership con Emergency, che affiancherà l’organizzazione nell’ambito del dibattito culturale intitolato “Le sfumature del custodire”: un momento di riflessione pubblica su temi come la pace, la diversità e il senso dell’impegno civile. Il festival accoglierà anche la testimonianza artistica di un giovane ragazzo autistico, a sottolineare l’attenzione verso l’inclusione e il valore della differenza.
Gli appuntamenti musicali
Sul fronte musicale, Bacchanalia si conferma vetrina d’eccellenza per la scena artistica italiana e mediterranea. Sui palchi, infatti, saliranno:
- Antonio Amato, voce ufficiale della Notte della Taranta
- Elisa Brown, interprete raffinata dalla voce soul
- Bandabardò, con il loro folk esplosivo e coinvolgente
- Nando Brusco e Biagio Accardi, cantastorie contemporanei e profondi narratori
Un festival che affonda le radici nella storia
Bacchanalia prende il nome dal Senatus Consultum de Bacchanalibus, la storica tavoletta bronzea ritrovata a Tiriolo nel 1638, oggi conservata a Vienna, che testimonia il divieto romano dei culti dionisiaci. Il festival nasce proprio con l’intento di riportare alla luce quella storia antica, trasformandola in un’occasione moderna di incontro, condivisione e valorizzazione.
Le associazioni promotrici
A organizzare l’evento è un gruppo di giovani uniti dall’amore per la propria terra. Il cuore pulsante di Bacchanalia è costituito da cinque realtà associative attive sul territorio:
- Associazione Pro Loco Tiriolo “Terra dei Feaci”
- Associazione “Custodi del Passato”
- Associazione Musicale “Chiave di Sol”
- Associazione Culturale “Teura”
- Storie di Inchiostro – Comunicazione & Ufficio Stampa
Un evento realizzato interamente grazie al lavoro volontario, con l’obiettivo di restituire senso e valore al patrimonio culturale e umano di Tiriolo.
Negli anni Bacchanalia ha ospitato artisti del calibro di Enzo Avitabile, Diodato, Piotta, Zulù, 99 Posse, Cisco e Peppe Voltarelli. L’ultima edizione ha visto la partecipazione di oltre 10.000 visitatori, a conferma della capacità dell’evento di attrarre pubblico da tutta la Calabria e oltre.
Il tema 2025: “Custodi del passato”
Il tema scelto per questa undicesima edizione è “Custodi del passato”, un’espressione che non guarda alla conservazione sterile della memoria, ma la interpreta come ponte tra radici e futuro. Custodire, in questo senso, significa scegliere di prendersi cura dell’altro, di proteggere ciò che conta, anche quando nessun altro lo fa.