Nel cuore del Parco Nazionale del Pollino prende vita “Viaggiolento”, un’esperienza che unisce arte, natura e racconto. Una passeggiata artistica rigorosamente a piedi, guidata dal cantastorie Biagio Accardi e dalla sua inseparabile asina Cometa Libera, tra sentieri, borghi e panorami mozzafiato del massiccio del Pollino.

“Viaggiolento” nasce dall’esigenza di rallentare e di ritrovare ritmi più umani, lontani dalla frenesia quotidiana. «Questo progresso così sfrenato non si sa dove ci sta portando», spiega Accardi, che da anni promuove una visione del viaggio come esperienza interiore e culturale. Viaggiolento nel Pollino è infatti un vero e proprio elogio della lentezza, un modo per ascoltare la natura, condividere storie e riscoprire il valore del tempo, attraversando uno scenario naturale di grande impatto.

Dal 5 al 7 dicembre, i partecipanti potranno vivere tre giorni immersi nella natura, tra Tortora e Aieta, camminando lungo antichi sentieri che si affacciano sul Cristo di Maratea e sull’isola di Dino.

Si parte dall’Eco-Campo degli Enotri di Tortora, simbolo di turismo sostenibile, per raggiungere l’agriturismo TerreRosse di Massadita, dove si cena, si dorme e si ascolta lo spettacolo di canto e racconto “Cantu e Cuntu”. Durante il percorso, Accardi accompagnerà i viandanti con narrazioni, musica e leggende popolari. Le tappe includono la visita al museo archeologico di Tortora, degustazioni di prodotti tipici, come i celebri zafaràne, peperoni rossi “a corna di capra”, e laboratori di cucina con grani antichi.

Si continua con l’esplorazione del borgo di Aieta e della Valle dei Mulini, tra mulattiere, racconti e sapori autentici. «Mi sento vivo quando percorro i sentieri del Pollino – racconta Biagio Accardi –  questa antica e meravigliosa montagna che gli antichi Greci avevano dedicato al Dio Apollo, il guaritore, colui che ha il potere di scatenare o di allontanare le pestilenze. Montagna venerata per la sua maestosità, bellezza ed abbondanza di frutti. Celebre nei secoli per la varietà delle sue erbe aromatiche e medicinali, decantate per le loro virtù terapeutiche, in grado di curare la mente e il corpo».

“Viaggiolento nel Pollino” è più di un’escursione: è un invito a fermarsi, ad ascoltare e a ritrovare se stessi. Un’esperienza poetica e profonda, che celebra la lentezza come forma di libertà. Un viaggio dentro se stessi, lontani da un modello di società sempre più fredda e indifferente.