C’era anche l’ex consigliere regionale Giuseppe Aieta ieri pomeriggio a Rende per applaudire dal vivo Sandro Principe in occasione del lancio della campagna elettorale. È candidato a sindaco di Cetraro, di cui è già stato primo cittadino, e guida una coalizione civica di stampo riformista contro Giovanni Del Trono appoggiato dal centrodestra. Spicca, come del resto anche a Scalea, l’assenza del Partito Democratico. «Dove è il Pd? Non c’è, non compare neanche nelle liste» risponde sinteticamente a precisa domanda.

Il dente però è avvelenato, come a Rende e a Cosenza dove è in atto uno scontro tra socialisti e democrat. «Il Pd Ha scelto di votare a destra con l’ex sindaco di Cetraro Ermanno Cennamo e va bene così: ce ne faremo una ragione - rincara la dose Aieta -. Questa tornata elettorale era un’occasione per riunire tutti i riformisti, ma non ci siamo riusciti. Tuttavia credo che il popolo riformista darà un segnale forte il 25 ed il 26 maggio. Lo avverto nell’aria. A Cetraro, così come a Rende. Resteranno per il Pd due occasioni mancate per un partito che continua a rinnovare la frattura del 1921». Il riferimento è a un secolo fa, quando a Livorno nacque il Partito Comunista da una costola socialista. Alla base della scissione il celebre biennio rosso fatto di agitazioni sociali e di dissidi ideologici.