Il coordinatore regionale di Forza Italia esce da queste regionali come uno stratega. Oggi si gode il primato, esalta la classe dirigente azzurra e rilancia la sfida per le comunali di Reggio: «Insieme agli alleati daremo il meglio candidato sindaco alla città»
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Il coordinatore regionale di Forza Italia esce da queste regionali come uno stratega. Oggi si gode il primato, esalta la classe dirigente azzurra e rilancia la sfida per le comunali di Reggio: «Insieme agli alleati daremo il miglio candidato sindaco alla città».
C’è chi lo chiama “il signore della politica” chi il “mazziere” di Reggio Calabria. Di certo, il 6 ottobre, con il risultato delle urne, Francesco Cannizzaro ha blindato la primazia di Forza Italia nella città più grande della Calabria che ha premiato il lavoro del deputato e coordinatore regionale con uno stratosferico 21% che fa degli azzurri il primo partito in città, ma anche su tutto il territorio della Metrocity, dove il dato si abbassa di solo un punto percentuale. Ma non basta perché lo stratega – lo chiamano anche così – Cannizzaro piazza un altro colpo con l’elezione di Salvatore Cirillo, candidato di punta dichiarato, che sfiora le 20 mila preferenze, piazzandosi secondo nella speciale graduatoria regionale che lo vede alle spalle del solo Gianluca Gallo, macchina da voti sempre in evoluzione.
Numeri impressionanti che fanno arrossire il Partito democratico alla guida della città e l’intero centrosinistra. Basti pensare che è proprio nella circoscrizione Sud che si registra il maggior scarto tra Roberto Occhiuto e Pasquale Tridico in un 65 a 33 che non lascia spazio a repliche. E se non bastasse, per dare una plastica dimostrazione della forza elettorale, si aggiunga che proprio la cifra elettorale di Cirillo (che è di Caulonia) supera in città quella di Giuseppe Falcomatà e Giuseppe Ranuccio messi insieme. Senza dimenticare che quest’ultimi, con oltre dieci mila voti ciascuno, sono i due eletti a Palazzo Campanella del Pd per il centrosinistra.
Ma di più, Cannizzaro ha architettato uno spacchettamento di voti in tre liste – Forza Italia, Occhiuto presidente e Forza Azzurri – tale da fargli centrare la riconferma oltre che di Cirillo, anche di Domenico Giannetta e Giacomo Crinò. Insomma, un trionfo elettorale e politico – sostiene con orgoglio lo stesso Cannizzaro – che sembra far cadere nel dimenticatoio ogni velleità di ragionare sul futuro sindaco della città di Reggio da parte degli alleati che prima del voto hanno pure provato a galvanizzare i propri militanti e sostenitori ipotizzando scenari che oggi non esistono più.
«Quando si ottengono questi risultati non è mai un singolo, non è mai solo il leader che può ottenerli – ha detto quasi schernendosi la sera del trionfo elettorale -. Poi c'è la strategia, il leader può dettare la linea, può individuare gli obiettivi, ma se non c'è una squadra, una forza intera, questi obiettivi non si possono raggiungere. La gente oggi, nel 2025, ti premia se tu dimostri di avere chiaramente la capacità di realizzare fatti. Un politico, un leader, un parlamentare, un presidente regionale, un assessore, viene votato se realizza fatti e credo che in Calabria Roberto Occhiuto in modo particolare ha realizzato fatti, ha cambiato la narrazione di questa regione. L'ha fatto assieme ad una grande squadra, è stato bravissimo e quelle percentuali sono fiducia e anche una premialità ad un presidente che ha segnato la storia della Calabria, il miglior presidente della storia regionale della Calabria, un presidente così la Calabria non l'ha mai avuto».
Parole detto con il cuore che batte a mille per l’adrenalina e la soddisfazione di un risultato centrato al termine di una campagna elettorale breve ma intensa.
«Abbiamo girato la Calabria insieme al Presidente Occhiuto, borgo per borgo, città dopo città. Abbiamo chiesto ai calabresi non di vincere, ma di stravincere — ha aggiunto Cannizzaro — e ci hanno preso in parola. Ora festeggiamo, da domani di nuovo al lavoro per risolvere i problemi della Calabria e valorizzare il potenziale che questa straordinaria regione offre. Io credo che il risultato storico che non ha precedenti nella storia del regionalismo calabrese, voglia anche dimostrare che le calabresi e i calabresi hanno deciso da quale parte stare, dalla parte di una classe dirigente che in questi anni, in solo quattro, ha dimostrato di cosa è capace di fare».
Una classe dirigente che Cannizzaro ha innanzitutto saputo coltivare nel tempo, coniugando l’azione di coordinamento, con un’attività politica che è diventata quasi una corsa all’ultimo emendamento approvato. Che poi, sul territorio si sono concretizzati in risorse, azioni, rilanci infrastrutturali come quello dell’aeroporto, che danno al cittadino la percezione di avere a che fare, per dirla con lo stesso Cannizzaro, con un «partito del fare». Un partito che lo stesso coordinatore ha da sempre coccolato: «A me piace definire Forza Italia una famiglia allargata e credo che in questa competizione elettorale abbia dimostrato di essere oltre che una famiglia, tanti sentimenti, tante amicizie, tante pacche sulle spalle, tante strette di mano, tanto affetto, tanto consenso, tanti voti che evidentemente ci fanno stravincere queste elezioni e ci daranno tanta energia».
Cannizzaro insomma non si ferma mai. Ha abituato tutti alla sua pignoleria e al suo rigore interno, ma soprattutto ai suoi tempi. Come quelli della prossima campagna elettorale.
«Una cosa la posso dire che noi da domani mattina siamo già in campagna elettorale per le elezioni comunali di Reggio, perché oggi stravinciamo queste elezioni, ma tra qualche mese Forza Italia e il centrodestra stravinceranno le elezioni del Comune di Reggio Calabria».
Nonostante l’entusiasmo strabordante, Cannizzaro torna a vestire i panni del politico navigato e del leader indiscusso della coalizione. Da una parte non cede alle pressioni della stampa desiderosa di conoscere il nome del candidato che porterà al tavolo della coalizione, dall’altra continua a predicare «collegialità» quando sa benissimo che a dare le carte sarà lui insieme a Forza Italia.
«Non si tratta che noi dobbiamo far pesare il peso di questo voto, mi lasci dire che questo è il Cencelli che evidentemente si usava nella prima, e forse anche nella seconda repubblica. Lasciamolo stare il Cencelli, chiudiamolo un po' nel cassetto, è roba del passato. Noi ci prendiamo anche il merito di aver modernizzato anche la politica, anche a Reggio Calabria, in provincia, in Calabria. Quindi non è che ci metteremo al tavolo per dire noi siamo il primo partito e quindi... Mi pare che questa cosa stia nei fatti. Voglio dire che Forza Italia è la forza trainante del centrodestra in Calabria, a Reggio in modo particolare, ma posso assicurare che la coalizione è unita e forte e la coalizione unita e forte saprà scegliere il miglior candidato possibile».