Il Ponte sullo Stretto di Messina è un'opera «frutto di un lungo processo progettuale e normativo - i primi progetti risalgono alla fine degli anni Sessanta - che questo governo ha scelto di riavviare ufficialmente nel 2023, dopo la sospensione decisa dal governo Monti nel 2012, di questo ringrazio il ministro Salvini per il coraggio e la determinazione». Così, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la riunione del Cipess, sottolineando che ora si potrà avviare «la costruzione di un'opera tanto imponente quanto all'avanguardia dal punto di vista tecnico e ingegneristico».

Il Ponte, ha aggiunto la premier, è una «infrastruttura dai tanti primati, a partire da quello che lo renderà il ponte sospeso a campata unica più lungo del mondo». Ma il progetto «non si limita alla costruzione del ponte in senso stretto. Sono previsti infatti oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari per connettere l'infrastruttura».

«Lo facciamo - ha rimarcato Meloni - per dare lavoro e opportunità oggi, visto il moltiplicatore che un'opera di questa imponenza può generare sul nostro tessuto economico e produttivo, e per lasciare alle generazioni future un'eredità concreta: un'Italia più connessa, più competitiva, più coesa».