VIDEO | Per i piccoli centri con meno di 15mila abitanti a disposizione 112 professionisti per colmare storiche criticità amministrative e organici scarsi. Il progetto era già stato illustrato con il ministro Zangrillo, ora il via
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Tutto pronto in Cittadella regionale per “Crescere in Comune”. Era stato annunciato in occasione della recente visita del ministro Zangrillo ed ora aspetta le adesioni. Si tratta del progetto Priga, Piano di Rigenerazione Amministrativa, un piano di rigenerazione amministrativa che fa parte dell'Accordo di Partenariato Nazionale. Con un plafond di 20 milioni di euro consentirà ai comuni calabresi, con meno di 15 mila abitanti, di colmare storiche criticità amministrative e scarsità di organici attraverso azioni di accompagnamento e riorganizzazione qualificate.
I dettagli
«Stiamo parlando di un totale di 112 professionisti da affiancare in 34 mesi, in quattro aree – dice l’assessore alla Transizione digitale Filippo Pietropaolo che è anche vicepresidente dell’Esecutivo Occhiuto – che sono l'area dell'economia, diciamo tre aree più una abbinata, l'economia circolare e l'ambiente, cioè quindi il mare, i rifiuti, la parte finanziaria, quindi il sostegno alla gestione dei bilanci soprattutto quando hanno difficoltà. E qui c'è un applicativo informatico molto innovativo. E poi c'è la parte di assistenza e supporto ai Comuni per la parte di gestione dei fondi Pnrr, dei progetti Pnrr e della rendicontazione».
Invertire la rotta
Insomma, nelle intenzioni un tentativo di svoltare dai classici canoni di assistenzialismo a pioggia.
«Non diamo fondi ai Comuni ma forniamo i professionisti e questo è l'obiettivo – afferma Pietropaolo – innescare un circuito virtuoso tra professionisti e comuni su aree di interesse che ormai diventano sempre più attuali. Per lubrificare la propria macchina burocratica i sindaci dei piccoli centri dovranno solo chiedere l'assistenza gratuita con una manifestazione di interesse. Peraltro una ciambella di salvataggio in extremis per tante amministrazioni a rischio».
Ultima chance
«Perché – spiega il vice di Occhiuto – abbiamo un certo numero di Comuni che sono indietro. Anziché quindi provvedere al commissariamento dei Comuni che dovremmo come Regione, mi farebbe piacere che i Comuni approfittando di questa situazione riuscissero a programmare quello che devono fare anche con l'assistenza di qualche professionista»