Nessun tavolo allargato. Semmai un tavolo paritario. Alla discussione di ieri pomeriggio a Lamezia Terme la novità è stata la presenza di un’ampia forza liberal democratica, cattolico-popolare, risorgimentale, europeista, socialista e riformista. Sono le aree che, su input del sindaco di Rende Sandro Principe, si sono unite in un patto federativo e che si sono presentate come un unico soggetto politico.

In una nota congiunta Domenico Marino, Gianmarco Manfrinato, Giuseppe Aieta, Fabio Signoretta, Sandro Fabiano, Francesca Straticò e Sandro Principe fanno sapere che potenzialmente in Calabria potrebbero raccogliere «un consenso superiore al 10%, quindi determinante per il successo del centrosinistra».

Federazione Riformista, Azione, Italia Viva, Psi, Pri, +Europa e Mezzogiorno Federato hanno discusso insieme alle altre forze i vari punti programmatici che verranno definiti nei tempi rapidi che la particolare contingenza elettorale mette a disposizione. «Le forze unite dal patto federativo - evidenziano - hanno già posto e porranno all’attenzione degli alleati le questioni irrisolte in Calabria in tema di sanità, di lavoro, di infrastrutture, di trasporti, di ambiente, di welfare, di turismo e sull’importanza e la centralità del ruolo dei sindaci.

Unitamente alla definizione del programma, che è questione centrale e già al vaglio di un gruppo di lavoro, le aree liberal-democratiche e riformiste unite dal patto federativo contribuiranno alla scelta del candidato presidente che dovrà essere caratterizzato da una corposa cultura politica e da una grande capacità di tenere unite le forze della coalizione favorendo la sintesi. Tutto ciò, oltre ad una significativa capacità amministrativa e di conoscenza delle problematiche calabresi».

«Sotto questo profilo - prosegue il comunicato - le forze che si richiamano al patto sono in grado di mettere a disposizione del centrosinistra anche personalità con le caratteristiche sopra evidenziate e provenienti dal loro mondo». Questo è un passaggio fondamentale, nonché un chiaro messaggio agli alleati che avevano iniziato, prima delle dimissioni di Occhiuto, a ragionare in una ristretta cabina di regia sul da farsi verso le Regionali. Elezioni che però ora bussano alle porte.

«La nostra cultura di governo - conclude l’area riformista e cattolico liberale - ci rende consapevoli che tutte le questioni vanno poste all’attenzione della coalizione con spirito flessibile, senza arroccamenti e nel rispetto della pari dignità di tutte le forze che costituiscono l’ampia alleanza.

Il centrosinistra, che in modo determinante stiamo contribuendo a costituire, dal nostro punto di vista può rappresentare una novità a livello nazionale. Il nostro percorso, pertanto, se intrapreso dai dirigenti nazionali dalle varie forze di centrosinistra, potrà sconfiggere le destre anche alle prossime elezioni politiche».