Il consigliere regionale e presidente calabrese del partito di Calenda commenta l’adesione al patto federativo. «Se idee progetti, uomini non collimano con la coalizione, disponibili ad un percorso autonomo. Caruso tra i papabili». Il borsino di giornata
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«Rompere con Occhiuto? Forse ha rotto lui con noi». Giuseppe Graziano non usa mezze misure nel commentare l’approdo di Azione nell’area liberal-riformista varata questa mattina a Rende.
Un percorso politico già in embrione – spiega il consigliere regionale e presidente calabrese del partito di Calenda – che ha subìto l’accelerazione decisiva con le dimissioni del presidente della Regione.
«Abbiamo aderito a quest’area riformista e liberale di centro e di sinistra – spiega Graziano a LaC News24 –. Un percorso che non è collegato alla visita di Calenda in Calabria ma sviluppato nel tempo e che oggi ha ridotto i tempi di maturazione».
«Occhiuto ha rotto con noi»
Tra le notizie di giornata, già affiorata dopo la visita calabra del segretario nazionale di Azione, certamente il divorzio – o forse sarebbe meglio dire la rottura – con Occhiuto, dopo il sostegno offerto al governatore in consiglio regionale.
«Se questa posizione determina la rottura di Azione con Occhiuto? Forse è lui che ha rotto con noi. Oggettivamente, quelle del segretario regionale di Forza Italia sono dichiarazioni di una tale evidenza… di una tale violenza nei confronti di Azione da rasentare la diffamazione. Peraltro non sono state né ritrattate né scusate. Quello dei camerieri è un lavoro nobile che ho svolto quando ero all’università. Quel linguaggio offensivo non è tollerabile».
«Decideremo insieme»
Qualora il patto federativo tra riformisti, Italia Viva, Azione, Psi, +Europa, Repubblicani, si sedesse al tavolo di centrosinistra – quello “ufficiale” con Pd, M5S e Avs – Azione si troverebbe a dover colloquiare anche con i pentastellati, per cui è nota l’idiosincrasia reciproca.
«Intanto – spiga ancora il capogruppo calendiano in consiglio regionale – abbiamo varato solo il patto federativo. Per le relazioni future si vedrà se ci sono le condizioni sulla base di programmi, progetti, uomini su cui identificarsi. Di certo il patto federativo si determinerà insieme, non sarà la sola Azione ad assumere decisioni. Quindi se con il Movimento Cinque Stelle si ritiene ci siano punti in comune e progetti condivisibili siamo disponibili a colloquiare. Discuteremo solo in forma associata delle questioni politiche».
«Al tavolo del centrosinistra proporremo anche i nostri nomi»
Quel che appare certo e che il patto federativo vorrà vantare pari dignità con le altre forze di centrosinistra. «Certo, potremmo sedere al tavolo con la coalizione oppure imboccare un percorso autonomo se progetti, idee, nomi, non collimeranno. Nel patto sosteniamo la figura e la funzione dei sindaci ed in una logica di confronto con le altre forze punteremo a presentare al tavolo i nostri uomini a candidato presidente».
«Caruso? È uno dei papabili»
Al momento costituente di Rende di questa mattina erano presenti tanti sindaci (o ex), molti dei quali provenienti dall’area socialista. Tra i fondatori del patto, praltro, ci sono anche Sandro Principe, Franz Caruso e Gianni Papasso. «Se presenteremo come nostro rappresentante il sindaco di Cosenza? Questa mattina non abbiamo fatto nomi».
«E comunque quello di Caruso – mormora in conclusione Giuseppe Graziano – certo che potrebbe essere tra i papabili».
Il Borsino (del momento)
Un primo incontro del cosiddetto campo largo dovrebbe tenersi venerdì prossimo. Ed è probabile che a quel tavolo arrivino già dei nomi.
Quali? Il Movimento cinque stelle che avanza la primogenitura in virtù di ragionamenti “calcolati” a livello nazionale proporrà Tridico, Baldino e Orrico. Il Pd probabilmente non andrà oltre Irto e Falcomatà, Avs punterà su Stasi, Lucano e Lo Schiavo mentre il patto federativo potrebbe “offrire” Caruso.
Il “borsino” odierno sembra essere questo ma la partita la decideranno a Roma la Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli. Su chi punteranno? I prossimi giorni saranno decisivi.