Potrebbe sbloccarsi dopo Ferragosto la partita sulla candidatura a presidente della giunta regionale della Calabria per la coalizione di centrosinistra.
I segnali che giungono dalla Capitale – ed oggi Giuseppe Conte, Elly Schlein, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni hanno imbastito un primo confronto sulle cose calabresi – sono interlocutori.

Pare, infatti, che ognuno – Movimento Cinque Stelle, Partito democratico e Alleanza Verdi Sinistra – sia rimasto sulle proprie posizioni per poi aggiornarsi a dopo Ferragosto, forse il 18.

Fosse confermata quella data – ma c’è chi scommette che la matassa sarà sbrogliata nel giro di qualche giorno – i segnali che giungono da Roma possono prestarsi ad una doppia interpretazione: la prima è che i leader nazionali del centrosinistra non sembrano poi così preoccupati di voler/dover risolvere il rebus calabrese in tempi brevi, nonostante le elezioni siano ormai fissate tra meno di due mesi. Alla Ponzio Pilato, insomma. Forse – e siamo alla seconda – in attesa che i segretari regionali se la sbrighino da soli.

La Calabria, insomma, sembra essere una patata bollente con la quale nessuno pare volersi scottare mentre i papabili candidati restano col fiato sospeso, in attesa di un “ordine” di scuderia che potrebbe scombussolare piani e vite.

A Roma...

Di Roma, si diceva. Il Pd attraverso la sua segretaria sembra essere rimasto sulla posizione di Nicola Irto. I ben informati però, mormorano che il senatore e segretario regionale dem voglia chiamarsi fuori dalla partita. Sul fronte Movimento Cinque Stelle, Conte propone Tridico, a quanto pare sempre più restio ad accettare una eventuale candidatura, come più volte esternato anche pubblicamente dall’ex presidente di Inps. Non è da escludere però che al fotofinish l’ex premier riesca a convincerlo. Avs, ovvero Bonelli e Fratoianni, stanno perorando la causa Flavio Stasi, aggrappandosi al fatto che – in un ragionamento di coalizione e con le altre regioni già posizionate – una dovrebbe/potrebbe toccare ad Alleanza Verdi Sinistra, che diligentemente andrà a sostenere altrove proposte d’altri. In Calabria, però, è pronta a sponsorizzare il sindaco di Corigliano Rossano.

Peraltro, il segretario di Europa Verde-Verdi e deputato di Avs, Angelo Bonelli, nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera nei giorni scorsi è stato chiaro. «Noi abbiamo sostenuto Alessandra Todde in Sardegna e sosteniamo lealmente Roberto Fico, persona preparata e valida, in Campania. Analogamente vogliamo contribuire alla vittoria di Matteo Ricci nelle Marche, che riteniamo sia a portata di mano, e di Eugenio Giani in Toscana. Siamo in attesa di capire cosa farà Antonio Decaro in Puglia, ma siamo pronti a essere al suo fianco. Ci aspettiamo dagli alleati reciprocità. Avs è al 7%», ha dichiarato.

Al tavolo romano, tra l’altro, pare che sia partito addirittura qualche veto, ma non incrociato. Un modo per posizionarsi meglio, probabilmente, o per provare a scalzare “avversari” scomodi.

E così si sarebbero aggiornati a dopo Ferragosto – come accennato – addirittura al 18. Forse troppo tardi per iniziare a imbastire campagna elettorale e soprattutto le liste da dover presentare ai primi di settembre.

Nel frattempo in Calabria…

In tutto questo, però – e andiamo alle cose calabresi – i segretari regionali si “rivedranno” (probabilmente in remoto) domani e dopo aver deciso di formare un comitato ristretto che lavorerà su dieci punti programmatici, è più che probabile che da domani si inizierà a ragionare sul nome.

I partiti iscritti al tavolo sono una decina. Con Avs, M5S e Pd siederanno socialisti, riformisti, Italia Viva, Azione, +Europa, le sinistre radicali.

Dalla riunione di Lamezia, lo scorso 11 agosto, sono passate appena 48ore. Un’enormità in questo momento. Di certo telefonate e call tra le varie sponde del tavolo non si contano più mentre inizia a serpeggiare una preoccupazione: il tempo a disposizione per tentare di sconfiggere il centrodestra.