Chiusura di campagna elettorale sui territori per Fratelli d'Italia. Dopo la visita di Arianna Meloni che ha fatto tappa a Vibo e a Catanzaro, è stato Palazzo Sanseverino a Marcellinara ad ospitare l'evento conclusivo del partito nell'area centrale della Calabria. A fare gli onori di casa, insieme alla sottosegretaria agli Interni Wanda Ferro, il consigliere regionale Antonio Montuoro, entrambi candidati del collegio centro. «È qui che ho mosso i primi passi in politica - ha dichiarato Montuoro. Ho voluto chiudere questo entusiasmante percorso proprio dove tutto è iniziato. Ai cittadini calabresi dico: ci siamo, e ci saremo con responsabilità e determinazione».

Montuoro ha tracciato un bilancio positivo delle ultime settimane di campagna, definendola «avvincente, partecipata, ma soprattutto centrata sui temi cruciali per lo sviluppo della regione: infrastrutture, giovani, sanità, ambiente. Abbiamo registrato entusiasmo - ha rilevato -, nei confronti del presidente Occhiuto - che sarà il primo presidente della storia del regionalismo ad essere eletto per la seconda volta - e nei confronti di Fratelli d'Italia che punta a confermarsi anche in Calabria come primo partito», ha dichiarato.

«Finalmente si è avviata una ripartenza. I calabresi potranno scegliere il meglio, e noi vogliamo continuare a essere protagonisti di questo processo». L'ex presidente della commissione bilancio ha ribadito la fiducia nella squadra di Fratelli d’Italia: «Oggi abbiamo avuto l’onore di confrontarci con Arianna Meloni, una figura chiave del nostro partito. Con la sua presenza ha rinnovato la fiducia nella classe dirigente calabrese e nella nostra comunità politica». Montuoro ha poi sottolineato l’importanza di avere un candidato presidente – e un governo regionale – «calati nella realtà e non imposti dall’alto».

Wanda Ferro ha ribadito la volontà di proseguire nella direzione già tracciata con le ultime regionali: «Dobbiamo essere attori protagonisti di una Calabria che non è un “caso”, ma una regione che può diventare straordinaria, se messa in condizione di esprimere tutto il suo potenziale. Le istituzioni devono fare la loro parte, ma serve anche un popolo unito, fatto di intellettuali e imprenditori onesti, cittadini consapevoli. Serve un gioco di squadra per vincere i campionati che ci attendono».

Ferro ha poi toccato i temi cari all’elettorato calabrese: lavoro, dignità, sviluppo. «I calabresi non vogliono restare fermi, ma contribuire attivamente. Il Sud ha costruito l’Italia e il mondo, con il sudore e la fatica. Siamo in grado di ricostruire anche questa terra».

Un passaggio commosso è stato dedicato a Jole Santelli, «una guida e un esempio da onorare portando avanti ciò che aveva iniziato». Riguardo al ruolo di Fratelli d’Italia, Ferro ha sottolineato l'importanza di una forte sinergia tra governo centrale e regionale: «Il nostro partito non cerca solo peso politico o maggiore potere contrattuale, ma vuole essere protagonista responsabile. La mia candidatura, che sinceramente non era attesa, nasce proprio per rafforzare questo collegamento e attrarre risorse ed energie a favore della Calabria».