La soddisfazione del deputato azzurro: «Più garanzie di imparzialità e fiducia nelle istituzioni. È un atto di civiltà giuridica, voluto da Forza Italia e realizzato dal governo Meloni»
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Con l’approvazione in terza lettura alla Camera del disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere tra magistratura requirente e giudicante, l’Italia compie un passo che il deputato Andrea Gentile (Forza Italia) definisce «epocale e decisivo per la democrazia del nostro Paese».
«La separazione delle carriere – afferma Gentile – rafforza la qualità della nostra democrazia e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Non si tratta di un provvedimento ideologico, ma di un atto di chiarezza e coerenza istituzionale, che rende la giustizia più comprensibile, più equa e più credibile».
La riforma introduce due Consigli Superiori della Magistratura distinti – uno per i giudici e uno per i pubblici ministeri – entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica, oltre all’istituzione di un’Alta Corte disciplinare indipendente, incaricata di vigilare sull’operato dei magistrati.
«Separare chi accusa da chi giudica – sottolinea Gentile – significa restituire al giudice il suo ruolo naturale di arbitro imparziale, rafforzare la presunzione di innocenza e garantire ai cittadini un processo davvero giusto. È un atto di trasparenza e di rispetto verso chi ogni giorno amministra la giustizia con integrità».
Secondo il deputato calabrese, «l’Italia si allinea così ai principali ordinamenti democratici, colmando un vuoto che durava da oltre trent’anni: Oggi realizziamo un progetto atteso da tempo. È una riforma di civiltà giuridica che assicura più sicurezza, legalità e crescita per il nostro Paese».
Gentile ha voluto infine ricordare il ruolo centrale di Forza Italia e del suo fondatore in questa battaglia storica: «Quella che oggi diventa realtà – conclude – è una riforma fortemente voluta dal Presidente Silvio Berlusconi e portata avanti con determinazione dal nostro leader Antonio Tajani, dal ministro Carlo Nordio, dal vice ministro Francesco Paolo Sisto, dal governo presieduto da Giorgia Meloni. È un sogno che diventa realtà: più giustizia, più equilibrio, più libertà».