Covid, in Italia è caccia alle varianti mentre la “Delta” travolge la Gran Bretagna con casi in crescita del 79%

Il Ministero della Salute ha avviato indagini con campioni prelevati in 4 distinte macro-aree. La mutazione che più preoccupa è quella indiana che sta facendo registrare un decisivo aumento dei positivi nei territori oltre il canale della Manica

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di Redazione
21 giugno 2021
10:46

Parte una nuova indagine sulla diffusione in Italia delle varianti Covid. È quanto annuncia la circolare dal titolo 'Stima della prevalenza delle varianti Voc (Variant Of Concern, varianti che destano preoccupazione, ndr.) in Italia': lineage B.1.1.7, P.1, B.1.617 (1,2 o 3) e B.1.351, e altre varianti del virus Sars-CoV-2', firmata dal direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. Tra le principali varianti del Coronavirus la cosiddetta inglese, brasiliana, sudafricana e la Delta che più fa paura.

L’indagine sulle varianti Covid

«L'indagine sarà coordinata dall'Istituto superiore di sanità in collaborazione con le Regioni e Province autonome, e in particolare con i laboratori da queste ultime identificati», si legge nel testo che per i dettagli metodologici rimanda a una nota tecnica allegata. «Questa valutazione - si precisa - prenderà in considerazione i campioni notificati il 22 giugno, corrispondenti a prime infezioni, da analizzare tramite sequenziamento genomico».


Analisi in 4 macro-aree

L'analisi riguarderà quattro macroaree: Nord-Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia), Nord-Est (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia).

«Tenendo conto del fatto che sul territorio circolano varianti con diverse prevalenze - prosegue la nota - si calcola che, con l'ampiezza campionaria scelta» e indicata in una tabella per ognuna delle aree, «sia possibile stimare prevalenze intorno a 1%, 10% o 50% con precisione rispettivamente intorno a 0,9%, 2,7% e 4,5% nelle quattro macroaree considerate». Inoltre, «seguendo il protocollo Ecdc sul sequenziamento del Sars-CoV-2, con l'ampiezza campionaria scelta è possibile osservare in ogni macro-regione varianti che circolano intorno all'1% con un livello di confidenza del 95%».

I test

Una tabella dettaglia anche la numerosità dei campioni richiesti a ogni Regione o pubblica amministrazione. «Il campione - si raccomanda - dovrà essere scelto in modo casuale fra i campioni positivi, garantendo la rappresentatività geografica e se possibile la rappresentatività per fasce di età». Le Regioni e le pubbliche amministrazioni dovranno inviare i dati entro il primo luglio prossimo.

La variante Delta in Gran Bretagna

Intanto in Gran Bretagna preoccupa la diffusione della “Delta”, che sta dilagando in tutto il paese. In base alle ultime stime, il numero dei contagiati è salito del 79% nell’ultima settimana. Le autorità sanitarie stanno cercando di accelerare sulle immunizzazioni.

Negli ultimi 7 giorni è anche raddoppiato il numero dei ricoveri. Il numero dei decessi invece non scere in proporzione. Ad essere più colpiti da “Delta” sono soprattutto i giovani e il ministero della Sanità ha così deciso di aprire la campagna di vaccinazione anche ai diciottenni.

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