«Non dobbiamo preoccuparci ma prepararci» all'influenza. «Quest'anno in Australia, nei primi sei mesi del 2025, abbiamo riscontrato un aumento di questo virus che ha generato sintomi un po' più aggressivi. Dal momento che l'Australia anticipa quello che succede qui in Europa, dobbiamo essere pronti, prepararci con attenzione e ricordarci che la prevenzione è l'arma più potente che abbiamo a disposizione». È quanto ha affermato il capo dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, Mara Campitiello, alla trasmissione Uno Mattina, su Rai Uno.

Campitiello ha invitato a non sottovalutare l'influenza: «Essendo una malattia comune si pensa che i sintomi siano leggeri e che non possano aggravarsi», ha precisato. «In realtà, nei soggetti particolarmente fragili, come gli anziani, o in categorie con patologie croniche l'influenza può avere complicanze, può aumentare l'accesso al Pronto Soccorso e le ospedalizzazioni. Tuttavia - ha puntualizzato - anche i giovani devono fare attenzione perché ogni organismo reagisce in maniera diversa e non possiamo prevedere l'evoluzione dell'influenza».

Sulle modalità di vaccinazione, ha chiarito Campitiello, «ogni Regione decide liberamente le proprie sedi vaccinali: possono essere territori del dipartimento di prevenzione delle Asl, strutture ospedaliere e residenziali ma anche farmacie».

Via libera alla vaccinazione in gravidanza: «Anzi - ha sottolineato - la vaccinazione è uno strumento di protezione anche verso il neonato che fino a 6 mesi ha un sistema immunitario abbastanza debole: se ci proteggiamo noi, proteggiamo anche il nostro neonato».

Infine, sulla somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello contro Covid-19: «È possibile fare una co-somministrazione: si è visto che è sicura», ha concluso. «Tutto, però, deve essere sottoposto alla valutazione del proprio medico: non possiamo affidarci a dottor Google».