Tamponi in Calabria non analizzati, Di Natale (Iric): «Sono ben 1500»

Graziano Di Natale, consigliere regionale di opposizione del gruppo Io resto in Calabria, torna a parlare del caso dei tamponi ancora da processare e in una nota stampa spiega: «Anticipo quanto sto per trasferire a livello istituzionale con un’interrogazione urgente rivolta alla presidente Jole Santelli perchè venga riferito subito al Consiglio regionale ciò che sta accadendo in Calabria. Ritengo personalmente che sia troppo facile dire che avevo ragione, e certamente non ne sono contento, anzi avrei preferito essere smentito e invece ho le prove inoppugnabili che i dati in Calabria sono falsati fin quando non verranno processati tutti quanti i tamponi arretrati».

«Apprendo della nota del dottor Antonio Belcastro, direttore generale del Dipartimento Salute e Politiche sanitarie della Regione Calabria, datata 12 maggio con la quale si conferma che i miei timori espressi pubblicamente erano tutt’altro che infondati - aggiunge - sono ben 1500 tamponi che devono ancora essere ’processati’, cioè esaminati, analizzati e definiti con un regolare responso. Ben 500 sono relativi solo all’Asp di Cosenza. Sono davvero sbalordito per quanto sta succedendo in Calabria qui c’è in gioco la salute dei cittadini e non si può scherzare».

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«Devo mio malgrado rilevare che, invece di implementare lo screening, siamo impanati perché c’è una approssimazione generale su come affrontare le indagini epidemiologiche. Sto preparando – aggiunge infine Di Natale - una interrogazione al presidente della Regione con richiesta di inserimento urgente all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Regionale affinchè dalla presidenza della Regione si riferisca subito di fronte alla massima Assemblea istituzionale, ovvero l’Aula del Consiglio Regionale, su ciò che sta accadendo in Calabria in tema di tamponi e indagini epidemiologiche».