Il nuoto a Crotone ha trovato terreno fertile grazie alle associazioni dilettantistiche.

A Crotone il nuoto resta un riferimento assoluto, e nonostante il tema piscina, negli ultimi anni, possa quasi considerarsi una iattura, ci sono appassionati che confermano quotidianamente quanto questa disciplina sportiva e sociale scorra letteralmente nel dna di generazioni che hanno anche reso grande anche la pallanuoto e molti dei suoi interpreti. Basta andare alle 6 del mattino al Lido La Paranza e ritrovare, attorno alla quasi neonata Kr Swim, appassionati che si allenano con tanto di allenatore, motivatore ed ancora atleta, un riferimento assoluto, come Rino Sinopoli. E non manca la presenza femminile che dà certamente smalto e carica a tutti (basti pensare che ci sono anche pendolari), e anche quelli iscritti ad altre associazioni sportive; tutti si sostengono e si ritrovano anche fuori dagli appuntamenti sportivi che pure vengono affrontati con una serietà impressionante e con conseguenti risultati storici come quelli ottenuti all’ultima Capri-Napoli.

Un collettivo che, come altri in Calabria e nel resto del Paese, si riunisce sotto la categoria dei Master che, nonostante l’ottima congiuntura nazionale degli agonisti, confermata anche ai recenti mondiali di Singapore, è trainante rispetto al movimento, anche dal punto di vista della sostenibilità. Non sarebbe certo possibile solo pensare di gestire qualsiasi piscina olimpionica senza il connubio di generazioni che uniscono come Gisella Condemi e Fabio Milizia, o come Alessandro Capozza e Salvatore Galardo e Luana Catanzariti e Paolo Filippelli, piuttosto che Salvatore Suppa, Francesca Olla e Franco Garofalo (giusto per citarne alcuni tra i più attivi), senza il contributo, anche economico e sociale, di appassionati e seri atleti come questi che, infatti, provano anche a stare lontani (ma attenti) dalle diatribe che hanno pure dovuto assistere ad una sindacatura decaduta su di un’inchiesta che ha coinvolto proprio la vecchia gestione dell’impianto comunale che ha ospitato la serie A di pallanuoto, o la sempre incredibile chiusura dell’impianto di proprietà della Provincia all’interno dell’Istituto Pertini, senza entrare nella balbettante rinascita dello storico impianto Coni sul Lungomare.

Lo sa bene Luca Vrenna, ora anche delegato provinciale Coni per la disciplina, che da presidente della Kr Swim si augura semplicemente che possano risolversi le recenti diatribe tra due delle società che compongono l’ATI che gestisce l’unico impianto che era attivo, scatenatesi anche a cavallo del crollo del controsoffitto del corridoio che porta agli spogliatoi, e semplicemente auspicando che i lavori in corso, possano concludersi presto e con un accordo che restituisca all’intera collettività la piscina olimpionica comunale, fondamentale anche per l’uso da parte di associazioni di bimbe e bimbi speciali: «Nuotare a mare è bellissimo, soprattutto in questa stagione, ma anche la preparazione alle gare di fondo in acque aperte è fondamentalmente fatta in piscina, senza considerare che ci sono bimbe e bimbi fragili ed intere famiglie che usufruiscono della piscina per stare assieme e non solo per sognare di giocare in serie A», sottolinea Vrenna.

Un collettivo sportivo ed umano davvero encomiabile anche per come sta affrontando la tragica perdita recente di uno dei fondatori della Kr Swim, Nicola Perrone che, sempre presente come nella recentissima traversata dello Stretto che Vrenna, per la prima volta, ha affrontato e concluso assieme a Luigi D’Alfonso e che, assieme a tutti gli altri, sarà presto ricordato con un’associazione ed un memorial che porterà altri linguaggi sportivi ed un’attenzione particolare ai meno fortunati, ma più ricchi interpreti dell’unico modo sano di vivere lo sport: al plurale. «Nicola è sempre con noi, lo porteremo anche a Siderno al memorial Sergio Mirante anche per contribuire al locale reparto oncologico, e questo gruppo vuole cimentarsi, assieme ai tanti che vogliono bene a questo nostro socio cofondatore, campione di solidarietà, in iniziative che lo ricordino sempre».