Avvolto nell'oblio, al momento, il futuro del Cittanova che giorno dopo giorno appare sempre più incerto e fragile. Il club giallorosso, infatti, subito dopo la fine della scorsa stagione è come intrappolato nelle sabbie mobili, impossibilitato nella visione di un orizzonte roseo. La squadra è stata regolarmente iscritta al prossimo campionato di Eccellenza, ma ancora non basta. Attualmente, infatti, il titolo è stato consegnato all'amministrazione comunale, in attesa che qualcuno si faccia avanti per salvare le sorti dei blasonati colori giallorossi.

L'ombra di un ripescaggio

Insomma, gli spettri di giorni cupi aleggiano sul cielo dello stadio Monreale-Proto. A cercare di dare una visione più trasparente è l'ormai ex direttore sportivo giallorosso, Francesco Deni: «Attualmente la situazione è complicata. Bisogna innanzitutto ricostruire la società e poi i vari incarichi. Dallo scorso 30 giugno non sono più il direttore sportivo del club giallorosso, ma a prescindere da questo so che stanno valutando varie soluzioni per riuscire a fare qualcosa e salvare la squadra».

Insomma, tutto può accadere e bisogna essere pronti a tutto, anche all'ipotesi di una serie di ripescaggi a catena, Rende e Soccer Montalto stanno alla finestra: «Per quel che riguarda l'ombra di eventuali ripescaggi - continua Deni - al momento non posso dare risposte certe e mi limito a dire che le possibilità sono di un 50 e 50. C'è comunque la ferma volontà di non cedere la squadra. Alcuni ragazzi hanno fatto l'iscrizione, ma nonostante ciò non sono stati sufficientemente supportati. Dopo ferragosto si saprà tutto».

Difficoltà evidenti

Un gigante del calcio dilettantistico calabrese dunque attualmente in ginocchio, e con esso la grande storia giallorossa. Difficoltà evidenti, in un calcio sempre più difficile. Oltre ai disagi del Cittanova, infatti, vanno ricordate anche le rese di Locri e San Luca: «È un insieme di cose, in primis la situazione economica e il conseguente passo più lungo della gamba che molto spesso si rivela una trappola fatale. Oltre a questo, c'è anche da dire che a livello gestionale le società non hanno più alcun potere perché i giocatori non sono di proprietà del club ma sono liberi. Un altro fatto è che sta diventando sempre più dispendioso sostenere i campionati». L'attesa in casa Cittanova è snervante, e dopo ferragosto si saprà se si potrà avere un futuro calcistico.