La Virtus Rosarno centra la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti, aggiudicandosi il doppio confronto con il San NicolaChiaravalle Soverato. Dopo l'1-2 in trasferta, infatti, la formazione amaranto pareggia 1-1 davanti ai propri tifosi e in virtù del complessivo, prosegue il suo percorso dopo oltre un ventennio di attesa.


La qualificazione però non ha solo un valore statistico e di ambizioni, ma prende anche i contorni emotivi per come è arrivata: a siglare il gol del pareggio infatti, e dunque, quello che valso la qualificazione dai tratti sotto un certo aspetto storici, è stato un giovanissimo rosarnese doc di nome Marco Pisano. Un classe 2010 che al momento è tra i più giovani calciatori impiegati non solo nella competizione, ma anche nel campionato.

La soddisfazione di Tutino

Una lieta scoperta dunque, anche perché il ragazzo è stato fortemente voluto dalla società e con il direttore sportivo Giuseppe Tutino che commenta così la prestazione: «Quella di mercoledì è stata una giornata che resterà impressa nella memoria della Virtus Rosarno. Un ragazzo classe 2010, Marco Pisano, ha effettuato il suo esordio in Coppa Italia Dilettanti con la nostra prima squadra. Lo stesso ha dimostrato che con il sacrificio, la dedizione e la passione si possono già scrivere pagine importanti. Marco è stato voluto fortemente dalla società, e la fiducia che gli è stata data è stata ripagata nel migliore dei modi, ovvero con un gol decisivo, quello che ha regalato alla nostra formazione il passaggio del turno contro un San Nicola Chiaravalle-Soverato di tutto rispetto».

Meriti e complimenti

Insomma, il quindicenne è stato strappato a un'altra squadra in estate, pronta a tesserarlo nella categoria Allievi. Il merito però è anche di chi lo segue durante la settimana: «Un plauso speciale - continua Tutino - va al mister Graziano Nocera che ha creduto in questo giovane talento sin dal primo giorno, e appena si è presentata l’occasione non ha esitato un attimo a metterlo in campo, dimostrando ancora una volta la sua grande sensibilità calcistica e umana. I complimenti più grandi, però vanno proprio a Marco perché fin dal primo giorno di preparazione, l’8 agosto, si è allenato con serietà, umiltà e determinazione conquistando sul campo ogni piccolo passo di questo percorso. Questo deve essere solo l’inizio di un cammino che, con i piedi per terra e la testa giusta, può portarlo lontano».