Dieci giorni di preparazione estiva alle spalle per la Virtus Rosarno che, all'ombra dello stadio Giovanni Paolo II, sta mettendo sempre più benzina nelle gambe agli ordini di mister Graziano Nocera. Il club amaranto è tornato in Eccellenza dopo circa un ventennio di assenza e, per questo, vuole tornarci insieme a tutto il suo blasone e la sua storia. Organizzazione societaria, step programmati e studiati e ambizioni da rincorrere: tanta è la fame in casa rosarnese, ma allo stesso tempo anche l'entusiasmo.

Le sensazioni di Nocera

A poco più di una settimana dal primo impegno ufficiale, in Coppa Italia Dilettanti contro l'Atletico Maida, la Virtus Rosarno dunque si allena sotto un'atmosfera leggera e spensierata, segno che il gruppo è già solido ma, soprattutto, sereno mentalmente.
a fare una panoramica generale su percorso, preparazione e stagione, in esclusiva ai microfoni di LaC News24, è lo stesso mister Nocera: «L'analisi dopo questi dieci giorni di allenamento devo dire che è positiva. Normale che in questa fase i ragazzi vengano da un periodo di inattività e, di conseguenza, c'è chi sta meglio e chi sta peggio. Dunque questi giorni sono serviti innanzitutto a fare valutazioni di questo genere più che tattiche».
Una Virtus Rosarno che non parte favorita, ma comunque rientra in quella cerchia elitaria di squadre che ambiscono ai vertici. Ne è consapevole lo stesso tecnico amaranto: «Non è questione di obiettivi velati, ma di essere realisti. In questa fase di mercato abbiamo fatto un'ottima campagna acquisti, acquisendo giocatori importanti. Non siamo una squadra che deve per forza vincere il campionato, ma è normale che come altre squadre che si sono attrezzate per lottare per i vertici, in quel contesto rientriamo anche noi. Siamo una compagine importante e in questa piazza c'è una tradizione calcistica di grande spessore».

Un calcio dilettantistico malato

Nel corso di questa estate, però, si è assistito a tristi epiloghi come le rese di Locri e San Luca e le gravi difficoltà del Cittanova. Una piaga sportiva che sta prendendo sempre più piede: «Cause e soluzioni non è facile trovarle - continua Nocera - anche noi nella prima parte di calciomercato abbiamo avuto difficoltà esagerate nel prendere calciatori perché le cifre richieste erano assolutamente fuori portata per l'Eccellenza. E quando i giocatori chiedono determinate cifre e dall'altra parte c'è chi li accontenta, poi bisogna mantenere gli impegni altrimenti si va a rotoli. Dobbiamo capire che un calcio più sostenibile giova sia ai calciatori che alle società».

Comunicazione e coinvolgimento

Come detto, la Virtus Rosarno è una macchina che cammina da sola, curando ogni sfumatura e dettaglio per divenire sempre più completa. A tal proposito, un apporto determinante lo sta dando anche Vincenzo Virgiglio, responsabile alla comunicazione amaranto dal momento che è il fautore di un rinnovato entusiasmo con la sua gestione comunicativa: «Stiamo cercando di risvegliare un po' tutti con la comunicazione, per far riavvicinare la gente alla squadra. Attraverso la gestione comunicativa stiamo creando entusiasmo e siamo contenti di quanto stiamo facendo».
Si cammina tutti insieme per mano: «Tutta la dirigenza è unita e c'è entusiasmo. Tra di noi c'è unione e questo è indispensabile perché la vera forza è proprio questa».